Sempre più giovani senza lavoro, ultime notizie Roma - Sono le rilevazioni dell’Istat, seppur provvisorie e destagionalizzate, a segnare l’andamento della difficile situazione economica italiana e giovanile. Il tasso di disoccupazione a maggio e' al 10,1%, in lieve calo (-0,1 punti percentuali) a confronto con aprile, quando toccò un massimo dall'inizio della serie storica mensile (2004). Mentre sale di 1,9 punti su base annua.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, a maggio è al 36,2%. Lo rileva l'Istat (dati provvisori). E' il tasso più alto sia dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali (IV trimestre 1992).
La disoccupazione giovanile quindi sale ancora, aumentando di 0,9 punti percentuali su aprile e così mettendo a segno un record storico (finora mai era stato registrato un tasso più alto). Ecco che a maggio oltre uno su tre dei giovani "attivi" è in cerca di un lavoro. Mentre se si rapporta il dato dei disoccupati tra i 15 e i 24 anni sul totale della popolazione nella stessa fascia d'età risulta in cerca di un impiego più di uno su dieci anni, il 10,5%.
A maggio gli occupati sono 23 milioni e 34 mila, in aumento dello 0,3% rispetto ad aprile, ovvero di 60 mila unità, con la crescita dell'occupazione che riguarda sia gli uomini sia le donne. Rispetto a maggio 2011 gli occupati crescono dello 0,4%, cioé di 98 mila unità. Lo rileva l'Istat (dati provvisori e destagionalizzati).
Il numero dei disoccupati a maggio, pari a 2 milioni e 584 mila, diminuisce dello 0,7% rispetto ad aprile, con un calo di 18 mila unità. La flessione riguarda sia gli uomini sia le donne. Invece su base annua si registra una crescita del 26%, ovvero di 534 mila unità.
I dati Istat sulla disoccupazione giovanile a maggio rappresentano "una drammatica emergenza nazionale". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino. Per la sindacalista le cifre sulla disoccupazione degli under 25 sommate "alla quantità di lavoro precario", sono "una priorità da affrontare con un piano per il lavoro". Secondo Sorrentino serve quindi "un cambio urgente della rotta per quanto riguarda le scelte di politica economica".
Per la dirigente sindacale urge "l'adozione di un piano straordinario per l'occupazione", così come, aggiunge, "c'é bisogno di intervenire sulla leva fiscale, anche attraverso l'adozione di una patrimoniale, dando risorse a lavoratori e pensionati per rilanciare i consumi". Inoltre per Sorrentino "é davvero impellente affrontare la modifica della legge sul mercato del lavoro per quanto riguarda il capitolo ammortizzatori sociali: la riforma li ha ridotti nonostante, come i dati Istat dimostrano, la crisi sia ancora durissima e mentre a fine anno scadrà l'accordo con le Regioni sulla copertura per gli ammortizzatori in deroga".