3 Ottobre 2011 - REFERENDUM CONTRO ''LEGGE PORCELLUM'', LEGGE ELETTORALE GOVERNO BERLUSCONI. Raccolte 1.210.406 sottoscrizioni. Sarà referendum - Ultime notizie Roma - All'indomani dello schiacciante successo ottenuto nella raccolte di firme per la promozione del referendum, non hanno tardato ad arrivare le prime reazioni politiche. Al momento della consegna degli scatoloni contenenti le liste con le firme, depositati all'ufficio centrale della Suprema Corte di Cassazione, grande apprezzamento per il risultato ottenuto è stato espresso dai promotori: Arturo Parisi (Pd), Antonio di Pietro (Idv), Mario Segni e Nichi Vendola (Sel).
Per il leader Idv sono tre le condizioni fondamentali per una nuova legge elettorale: "non dovranno essere candidate persone condannate o dovranno decadere una volta condannate; no a incarichi di governo per persone rinviate a giudizio e ultimo no a doppi lavori per i parlamentari che una volta eletti non dovranno fare più altri mestieri". Sui risultati della raccolta firme, Parisi ha notato come sia stato "un lavoro corale, anche se sono stati i cittadini a correre da noi per esprimere la loro rabbia e indignazione", mentre Andrea Morrone, presidente del comitato per il referendum ha parlato di "fenomeno unico per il tempo occorso per raccogliere le firme, due mesi, e anche in relazione alle scarse risorse umane e finanziarie a disposizione. Siamo di fronte a un miracolo popolare, ad un grande contributo da parte degli italiani alle istituzioni".
Sono però le reazioni provenienti dalla maggioranza ad aver destato maggiore scalpore e ad aver di fatto aperto il dibattito sulla riforma elettorale. Alla luce del gran numero di firme raccolte per riformare la legge elettorale, il ministro dell'Interno Maroni si è detto "impressionato dal numero di firme raccolte in cosi' poco tempo, quindi e' un segnale forte che va ascoltato e credo che si debba procedere al referendum". L'esponente leghista ha anche dicharato che ''Non so se il Parlamento si mettera' a riformare la legge elettorale ma se lo fa dovrebbe riformarla nel senso del referendum''.
2 Ottobtre 2011 - REFERENDUM CONTRO ''LEGGE PORCELLUM'', la legge elettorale voluta da Silvio Berlusconi. Promotori entusiasti: ''raccolte 1.210.406 sottoscrizioni. Ci sarà referendum''. Ultime notizie Italia - La legge n. 270 del 21 dicembre 2005 ha modificato il sistema elettorale italiano, delineando la disciplina attualmente in vigore. Ideata principalmente dal ministro Roberto Calderoli, che in un'intervista la definì lui stesso «una porcata», denominata quindi "legge porcellum", introdusse un sistema radicalmente differente. A volerla a tutti i costi fu Silvio Berlusconi, che il 4 ottobre 2005 minacciò la crisi di governo nel caso in cui non fosse stata approvata la riforma elettorale proporzionale. La legge fu approvata a pochi mesi dalle elezioni politiche.
La "legge porcellum" fondamentalmente prevede che il cittadino che va a votare non può effettuare di fatto nessuna scelta. L'elettore, infatti, si limita a votare solamente le liste dei candidati ma non può indicare la propria preferenza. In sostanza, quindi, i parlamentari che vanno al governo sono scelti direttamente da graduatorie interne decise dai partiti.
Grazie a 1 milione 210.406 sottoscrizioni raccolte ( un grande successo visto che ne sarebbero bastate 500 mila) si prospetta finalmente un nuovo referendum con l'obiettivo di abrogare questa legge porcata voluta da Silvio Berlusconi con l'appoggio fattivo delle Lega di Umberto Bossi.