Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La Quercia soltanto dalla strada Respoglio, per lo più stretta e priva di marciapiedi nella parte finale prima di immettersi su Viale Trieste, altamente pericolosa per il traffico automobilistico che la percorre. Su di essa, infatti, confluisce la Strada Cuculo, che viene utilizzata come scorciatoia per raggiungere La Quercia, Bagnaia o Vitorchiano, da chi proveniene dalla Cimina e dai quartieri viterbesi della Pila, Murialdo e Cappuccini.
Avventurarsi a piedi, specialmente per i più giovani, per gli anziani e per le mamme con la carrozzina, è da sempre considerata una cosa fortemente da evitare.
Dare questa alternativa ai numerosi abitanti del Respoglio sarebbe un servizio quanto mai importante. Si arriverebbe senza macchina, e pertanto senza aggravare il traffico veicolare del centro di La Quercia, e in assoluta sicurezza, verso tutti i servizi e gli esercizi commerciali della frazione che vengono molto utilizzati dai cittadini.
Cosa occorrerebbe per rendere possibile tutto questo?
Semplicemente, mettere intorno ad un tavolo la proprietà (il vescovato) e il Comune di Viterbo per la stipula di una apposita convenzione. Poi si dovrebbero riprendere le trattative con quel privato (un costruttore) che già si era impegnato in passato, su interessamento dell’ex VII Circoscrizione, al recupero dell’antico pergolato esistente, adattandolo ad un percorso esclusivamente pedonale e che salvaguardi le esigenze di sicurezza della proprietà.
Con quest’opera, che non intaccherà minimamente le magre casse comunali, si dimostrerebbe nei fatti che l’amministrazione comunale di Viterbo ha a cuore le esigenze dei cittadini di La Quercia e che non desidera abbandonare a se stessa la frazione.
Marta Franceschini
Commenti |
||
nessun commento... |