ANCHE LA TUSCIA DANNEGGIATA DALLA MANOVRA FINANZIARIA. Confesercenti: ''grave danno all’economia nazionale e locale''. Ultime notizie Tuscia, Viterbo - La manovra finanziaria punta ad aumentare la produttività, ma penalizza fortemente gli operatori turistici e commerciali, infatti accorpare le festività laiche alla domenica farà perdere agli operatori turistici oltre 6 miliardi di fatturato. Ne sono convinte le categorie del turismo Confesercenti (Assoturismo, Assohotel e Fiepet, che hanno lanciato in questi giorni un grido di forte preoccupazione al governo e propongono un’apertura alla discussione. Siamo assolutamente consapevoli del momento di difficoltà dell’economia italiana- dicono alla Confesercenti- proprio per questo ci si sta interrogando se l’abolizione dei ponti primaverili vada nella direzione giusta, infatti in questa manovra si acquisterebbero tre giorni di produttività ma si perderebbero 12 giorni di lavoro per le industrie del turismo. Non stiamo parlando solo di albergatori, ma della ristorazione, del commercio, dell’agroalimentare e cioè di tutta la filiera del turismo con relativo indotto occupazionale. Filiera in cui sono ben presenti lavoratori come in tutti gli altri settori economici.
Con la soppressione dei ponti primaverili e l’accorpamento delle festività laiche si farà un grave danno all’economia turistica nazionale e locale interviene Vincenzo Peparello membro della presidenza nazionale e responsabile della Confesercenti Viterbese. Infatti azzerando i ponti primaverili si azzerano anche feste patronali e le tradizioni locali basti pensare ad eventi come Santa Rosa a Viterbo, Corpus Domini e Santa Cristina a Bolsena, la processione del Cristo Risorto a Tarquinia e tantissime altre festività che si svolgono in tutta la provincia e che attirano decine di migliaia di turisti durante tutto l’arco dell’anno e che spesso rappresentano una boccata di ossigeno alla crisi che stiamo vivendo. Se poi a tutto questo aggiungiamo la tassa di soggiorno, dove continuiamo ad esprimere la nostra contrarietà e non si mette mano alla riduzione dell’iva, mettendo così le nostre imprese in grado di competere con la concorrenza estera, rischiamo di assestare al nostro turismo un colpo gravissimo, ivi incluse quelle imprese stagionali che in questo momento stanno vivendo un periodo estremamente critico.
Dal canto suo il presidente Peparello fa notare come la manovra finanziaria abbia il pregio di imboccare una strada giusta e coraggiosa con l’accorpamento di piccoli comuni, l’abolizione di alcune provincie, il taglio di poltrone e privilegi, proponendo al contempo di rendere le vacanze degli italiani detraibili dal proprio reddito ma non vorremmo vederla vanificata con l’aumento dell’iva che penalizzerà ulteriormente le vendite e metterà in difficoltà il turismo e le imprese. Un appello infine viene rivolto anche ai parlamentari viterbesi di farsi promotori nelle aule di camera e senato di emendamenti che riportino le cose al posto giusto.