In questi giorni, circolano sui lavori di ristrutturazione del S. Giacomo cifre false, che non rendono un buon servizio al diritto d’informazione dei cittadini. La spesa complessiva per le opere edili relative a questa struttura ammonta infatti a meno di 4 milioni di euro, non a 15 e neanche 12, come è stato invece sostenuto.
I dati della Asl RmA dimostrano come negli ultimi anni siano stati stanziati dalla Regione in totale 12 milioni di euro per ristrutturare il S. Giacomo. Occorre precisare che si tratta di stanziamenti relativi a capitolati di bilancio di anni che precedono la decisione di riconvertire l’ospedale. Ed è anche utile ricordare che, fino al momento della sua dismissione, l’ospedale ospita malati che hanno pieno diritto ad essere curati in ambienti dignitosi e puliti.
Dei 12 milioni, in ogni caso, ne sono stati spesi meno di 8, di cui 3 per attrezzature che, con la dismissione dell’ospedale, verranno completamente recuperate e utilizzate in altre strutture quasi nella loro totalità. Un altro milione di euro è stato impegnato invece per la realizzazione del nuovo poliambulatorio di via Canova, a cui saranno destinati anche i 4 milioni di euro rimasti nella disponibilità dell’Azienda Sanitaria dopo la dismissione del S. Giacomo. Si precisa poi che il nuovo presidio funzionerà non 12 ore, come apparso in alcuni organi d’informazione, ma 24 su 24, compresi il sabato e la domenica. Il poliambulatorio di via Canova garantirà una copertura assistenziale di alto livello, che va dal primo soccorso agli interventi di emergenza, come problemi cardiaci o infarti. In collegamento con il poliambulatorio, infatti, funzionerà una postazione del 118 dotata di attrezzature adeguate ad affrontare ogni tipo d’emergenza.
Su diversi mezzi di informazione, viene inoltre dato credito a un’ipotesi totalmente infondata: si ribadisce che non esiste alcun accordo per realizzare un albergo di lusso al posto dell’attuale ospedale. Non è in corso alcuna trattativa, dato che ogni decisione sarà presa con la massima trasparenza e nel pieno rispetto di tutte le procedure previste dalla legge, e quindi con il coinvolgimento di tutte le altre istituzioni coinvolte, come il Comune di Roma e i Municipi.
Nessun abitante del centro di Roma sarà lasciato senza cure. Nessuna delle professionalità del S. Giacomo e nessuna strumentazione andrà dispersa, ma tutto il patrimonio dell’ospedale storico del Tridente sarà valorizzato e messo al servizio di quei cittadini della regione che ne hanno realmente bisogno.
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