Italia, tagli pesantissimi per il mondo delle associazioni di volontariato. Ridotti di 3/4 i contributi dello Stato - Ultime notizie Roma - Il 5 per mille, il fondo pubblico alimentato dalle scelte dei contribuenti a favore di soggetti legati al no profit e ad attività con finalità di interesse sociale, con l’abbattimento del 75% delle risorse assegnate, ha subito un duro colpo che rischia di mettere a rischio l’attività e l’esistenza stessa di questo straordinario patrimonio associativo.
Da 400 milioni assegnati lo scorso anno si passerà ad appena 100. Una vera e propria mazzata per la vasta galassia di associazioni che non sono enti di beneficenza dediti alla carità, bensì parte integrante e significativa del welfar nazionale.
Queste realtà infatti affiancano spesso lo Stato, lo supportano e in molti casi lo sostituiscono.
Gli appelli che mi sono giunti in questi ultimi giorni denunciano sconcerto, preoccupazione, rabbia e delusione.
Un taglio che avrà effetti pesanti anche nel tessuto associativo della Provincia di Viterbo.
La decisione di tagliare queste fondamentali risorse è un pessimo segnale politico che rischia di aumentare la sfiducia e la frustrazione contribuendo ad allargare ulteriormente la distanza tra cittadini e istituzioni.
Il '5 per mille' non e' mai stato oggetto di battaglia politica tra maggioranza ed opposizione, sin dalla introduzione nella Finanziaria 2006. In questi anni in Parlamento differenti maggioranze di Governo, sollecitate anche dall'Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà di cui faccio parte, hanno confermato la previsione e coperto congruamente il '5x1000.
Mi auguro che in queste ore il Governo Berlusconi riconsideri questa grave decisione e si impegni , evitando inutili annunci, a trovare le risorse necessarie alla copertura del fondo, restituendo serenità a una delle parti più vitali della nostra società.
Ugo Sposetti