Settembre potrebbe essere un gran mese, il Parlamento europeo affrontando la revisione della direttiva CEE 86/609 potrebbe, infatti,porre fine ad uno stato di barbarie assolutamente ed incontrovertibilmente incompatibile con un’Europa civile e che ha per vittime gli individui in assoluto più inermi, gli animali non umani, ben 12 milioni di esseri viventi strumentalmente usati nei laboratori di questa Europa “civile”.
Gli eurodeputati potrebbero svoltare in direzione di un mondo eticamente migliore, ma pare che la china verso cui propendono sia quella additata loro dalle potenti industrie farmaceutiche che trovano molto più remunerativo per le loro tasche esercitare una sperimentazione obsoleta ed inutile come la vivisezione che, però, ha il pregio di offrire vittime a basso costo, anziché investire nelle metodologie alternative più innovative e sicure, propugnate da medici illustri.
Purtroppo, la revisione sembrerebbe andare in senso reazionario tanto da rischiare di essere strumentalizzata fino al punto di dare mano libera ai vivisettori. In un mondo che cambia, un’Europa, la nostra, che torna indietro. Un’Europa debole, priva di ideali e di contenuti. Un’Europa fragile. In ciò, come sempre, la "vox populi" che in tutti i sondaggi risuona decisamente contraria alla sperimentazione animale, resterebbe inascoltata. Come sempre la politica ed i politici si piegherebbero agli interessi delle grandi lobbies, infischiandosene dei più deboli e della volontà di chi li ha votati, rendendosi complici di crimini perpetrati sotto la bandiera della legalità.
Libertà ed Eguaglianza dice NO ed auspica che gli eurodeputati abbiano un rigurgito di responsabilità e, se possibile, di civiltà.
Libertà ed Eguaglianza si associa alle richieste poste come basilari dall’ECEAE (European Coalition to End Animal Experiments) e ribadisce come assolutamente imprescindibile il divieto sempre e comunque a qualsiasi esperimento che comporti sofferenza di esseri senzienti.
Libertà ed Eguaglianza dice NO ad un’Europa grondante sangue innocente.
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