Una mostra fotografica, un convegno, una celebrazione religiosa e la deposizione di corone. Non ultimo, il suono di una sirena. Due giorni per ricordare il bombardamento che colpì Viterbo il 17 gennaio 1944. A Palazzo dei Priori questa mattina la presentazione di “Viterbo Bombardata”. Ad illustrare nel dettaglio l'iniziativa sono stati il sindaco Giulio Marini, l'assessore alla Cultura Vito Guerriero e il consigliere Antonio Obino. Una due giorni intensa che attraverso vari appuntamenti ripercorrerà la storia di quel giorno, sconosciuto soprattutto alle generazioni più giovani. “Al di là delle immagini, delle parole e degli appuntamenti previsti – ha sottolineato l'assessore Guerriero – Viterbo Bombardata vuole essere un'occasione per ricordare una triste, ma importante pagina della nostra città. Per questo abbiamo voluto organizzare una serie di iniziative che possano riportare alla luce momenti che hanno segnato la vita di tante famiglie viterbesi”. “I fatti accaduti ai nostri padri e ai nostri nonni rappresentano un patrimonio storico per la nostra città – ha aggiunto il consigliere Antonio Obino, coinvolto nell'organizzazione della manifestazione -.

Un patrimonio che deve essere trasmesso alle giovani generazioni e soprattutto mantenuto in vita attraverso il ricordo”. Si inizierà sabato 16 gennaio, in Sala Gatti, con l'inaugurazione alle 10,30 della mostra fotografica curata da Mauro Galeotti. Nel pomeriggio alle 16, presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori, uno dei momenti più importanti della manifestazione: il convegno “Per non dimenticare Viterbo distrutta”. Tra gli interventi previsti, anche quello di Monsignor Salvatore Del Ciuco, Paolo Manganiello dell'associazione AstArte, di poeti dialettali viterbesi e di Francesco Morelli, testimone del bombardamento del 1944. Letture, poesie e testimonianze saranno il fulcro attorno al quale ruoterà il convegno. Domenica alle 11,30 sarà la volta della celebrazione della Santa Messa presso la chiesa di San Francesco. A seguire la deposizione di corone in piazza San Francesco, piazzale Gramsci e in piazza Martiri d'Ungheria (esterno ex chiesa Almadiani). Alle 13,15, in piazza del Plebiscito, grazie alla collaborazione della Scuola Allievi Marescialli dell'Aeronautica Militare, il suono della sirena per ricordare l'ora del bombardamento di quel 17 gennaio del 1944.

“Con il suono della sirena vogliamo ricordare tutte le vittime di quel bombardamento – ha commentato il sindaco Marini -, viterbesi e non. Lo scorso anno, il 17 gennaio, partecipai alla messa di commemorazione. Eravamo poche persone. Troppo poche. La città ha il dovere di fare di più per ricordare il sacrificio di tante famiglie. Deve fare di più per sostenere il passato. Quest'anno, con questo primo tassello, prepariamo il terreno per gli anni futuri. Il nostro intento è quello di rivolgerci ai giovani, ai nipoti e ai pronipoti di chi ha vissuto quella triste esperienza. Lo dobbiamo a tutte quelle persone che in quel bombardamento ci hanno perso la vita”. La mostra fotografica rimarrà aperta fino al 21 gennaio con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19. L'ingresso è gratuito. Al taglio del nastro interverrà anche il baby sindaco Jacopo Vitali.


- Uno Notizie Tuscia - Viterbo -

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