Da alcuni anni si svolge a Paestum la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, una importante manifestazione che vede la partecipazione sia di numerose istituzioni italiane, tra cui il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, sia di numerosi Paesi a forte vocazione turistica.
A questa manifestazione ha partecipato anche Archeoclub d’Italia, attraverso la Presidenza nazionale e numerose sedei locali della Campania, del Molise, della Sicilia e della Basilicata.
L’Associazione ha allestito uno stand dove è stato sviluppato un dibattito televisivo (SKY can 849), cui hanno partecipato la Presidente nazionale Clelia Arduini, alcuni esperti universitari e del Ministero del Turismo ed i presidenti di alcune sedi locali, tra cui la sede di Potenza, Matera, Venosa e Ripacandida.
Il dibattito si è incentrato sia sui temi della tutela e della valorizzazione ecosostenibile delle risorse culturali ed ambientali delle regioni meridionali, sia sulla capacità ed esperienza delle varie articolazioni di Archeoclub d’Italia di collaborare con le istituzioni locali per la valorizzazione e gestione dei beni di pregio che, soprattutto nei centri minori appenninici, popolano il territorio, ma purtroppo sono spesso sconosciuti e sottoutilizzati nel settore del turismo culturale, oggi tanto di moda.
Durante la Borsa, Archeoclub d’Italia ha anche tenuto un’interessante ed affollata conferenza inerente “Il turismo invisibile, per una nuova politica di rilancio culturale del territorio”.
Il dibattito è stato incentrato sui nuovi modelli di turismo culturale ed ambientale integrato, che possono contribuire a rilanciare il patrimonio storico, artistico ed ambientale del Paese, ma soprattutto delle regioni meridionali.
“Le nostre proposte e le sperimentazioni sul campo realizzate da alcuni anni in Basilicata, nel settore del turismo integrato e degli itinerari culturali ed ambientali – ha affermato Silvestro Lazzari, presidente della sede di Potenza di Archeoclub d’Italia – hanno dato ragione alle nostre intuizioni e rappresentano un’importante carta da giocare sia per incrementare il turismo, ma soprattutto per evitare lo spopolamento di numerosi centri urbani di pregio paesistico e monumentale della regione”.
- Uno Notizie Salerno - Campania -
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