Sabato 14 novembre alle 21.30 la Libreria del Teatro ospita il giovane pianista viterbese Matteo Biscetti.
Ha già deciso che eseguirà le composizioni colossali e dinamiche di Debussy, poi quelle piene di inquietudine del poeta del pianoforte - Chopin - e ancora le melodie virtuose del maestro Liszt, il pianista e direttore d'orchestra artefice della rivoluzione del rapporto tra pubblico ed esecutore; e che dire di lui, l'uomo che trasformò una beffa del destino in una forza universale, inclassificabile, geniale, cosmica che lo innalzò al livello di eroe. Non aveva paura della provvidenza, nè credeva che l'ottimismo fosse un'incoerenza, no, non Beethoven quando suonava la musica universale che rappresentava la rivalsa della volontà sull'omologazione.
Un programma di musica classica, quella classica per eccellenza, quello che ha deciso Matteo Biscetti per la serata di sabato alla Libreria del Teatro. Classe 1988, dopo aver studiato con il maestro Ferdinando Bastianini, essersi diplomato con lode presso il conservatorio di Potenza, essere stato premiato a vari concorsi nazionali ed internazionali ed aver approfondito la sua passione, ha capito che l'intenzione della musica non ha età. E lo porta in scena nel suo "Assolo" quel talento giovane e incosciente che gli fa vivere una passione per quello che è: solo arte. Si è anche esibito alla presenza di di Cossiga e del papa e sabato alle 21.30 suonerà per il pubblico della Libreria del Teatro e riempirà lo spazio di un'atmosfera celestiale.
Durante la serata è possibile fare le degustazioni al bar ed ammirare i "Viterbesi" raccontati dallo stencil artist Stefano Giovannelli.
- Uno Notizie Viterbo - Lazio -
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