Dopo il primo anno di gestione della Casa del jazz da parte della Fondazione Musica per Roma, la stagione 2018 – 2019 che è stata intensa e ricca di attività, concerti e iniziative che hanno visto musicisti affermati e giovani talenti, storici e teorici del jazz, orchestre e organici diversi alternarsi sui palchi all’aperto e nell’auditorium della casa ridando linfa vitale a questa importante struttura romana, si è conclusa con oltre 100.000 spettatori la doppia stagione della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica e Casa del Jazz.
Il Roma Summer Fest, in cui la cavea del Parco della Musica è stata per più di un mese palcoscenico di 30 concerti, dal 23 giugno al 2 agosto ha registrato 85.000 spettatori. Con un programma innovativo, poliedrico ed esclusivo ha registrato ben 9 sold out: dalla doppietta dei Maneskin che da soli hanno totalizzato 10 mila spettatori a quelli de Il Volo, Take That, Toto, Gazzelle, Tears for Fears, Thom Yorke e Fiorella Mannoia.
Alla Casa del Jazz gli spettatori di Summertime 2019 sono quasi raddoppiati rispetto ad un anno fa, oltre 18.000, segnando il record assoluto di presenze estive. La rassegna di 31 concerti e spettacoli dei quali 11 all’interno della XXIX edizione del Festival I Concerti nel Parco Estate 2019, si è aperta con il sold out storico di Gary Clark Jr. seguito da quelli di Incognito, Paolo Fresu, Neri Marcorè e Edoardo Ferrario, Orchestra di Piazza Vittorio, 6 sold out in tutto.
A chiudere questa edizione di Summertime 2019 e insieme il festival I Concerti nel Parco, Estate 2019 è stata il 1 agosto l’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco che ha presentato in prima nazionale il nuovo spettacolo “OPV all’Opera” in cui proporrà arie d’opera elaborate e reinterpretate in chiave originale, dal Flauto Magico al Don Giovanni di Mozart, dalla Carmen di Bizet a brani celebri di Giuseppe Verdi e Kurt Weill. Il gran finale con il live set in cavea di Apparat, il 2 agosto è stata una delle rare occasioni per ascoltare un artista unico, capace di dare vita ad un’utopia dove l’elettronica Berlinese si fonde con i Sigur Ros e i Mogwai, ed in cui melodia ed armonia tornano a giocare un ruolo importante tanto quanto quello delle architetture ritmiche.
“È stata un’estate di grande musica e spettacolo – ha dichiarato Aurelio Regina Presidente della Fondazione Musica per Roma - che ha registrato oltre 100.000 presenze nelle due splendide venue, la cavea dell’Auditorium e il parco della Casa del Jazz. 61 sono state le serate in cui si sono potuti ascoltare dal vivo alcuni dei più importanti nomi della musica rock, pop, jazz, italiana e internazionale e assistere agli spettacoli dal vivo di alcuni tra gli attori più apprezzati di oggi. Sono particolarmente importanti i dati della Casa del Jazz che ha avuto un incremento di pubblico dell’80% rispetto all’estate scorsa segnando il record assoluto di presenze estive. Questi numeri sono il miglior riconoscimento per il lavoro svolto e confermano che a un aumento di offerta culturale in spazi diversi ha corrisposto un aumento di domanda non solo dei romani ma anche di molti cittadini stranieri e turisti in visita alla capitale. E soprattutto, parlo a nome di tutta la Fondazione Musica per Roma, ci rende molto orgogliosi aver restituito alla città la Casa del Jazz, un luogo unico nel panorama internazionale”.
“È stata una doppia stagione estiva emozionante – ha dichiarato Josè R. Dosal Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma –con star della musica internazionale come Thom Yorke, Take That, Toto, Tears for Fears, Ben Harper, Nick Mason, Steve Hackett, Rufus Wainwright, Apparat che si sono alternati a nomi come Maneskin, Gazzelle, Irama, Bowland, artisti che hanno avuto un alto numero di presenze dimostrando come l’Auditorium sia ormai percepito anche dal pubblico più giovane come uno spazio a loro congeniale. La Casa del Jazz ha ospitato grandi mostri sacri della musica afroamericana e non solo come Gary Clark, Incognito, Bill Frisell, Steve Gadd, Charles Lloyd, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu e molti altri. Non è mancata l’attenzione anche quest’anno alle nuove energie creative della capitale intercettate da Retape Summer. Tutti questi elementi sono andati a comporre una stagione che considero unica nel suo genere per qualità, varietà e quantità delle proposte, con una programmazione di alto livello degna di una capitale europea come Roma”.
Laura Testa
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