Sono circa 16 milioni gli italiani che hanno scelto il mese di agosto per andare in ferie, concentrandosi principalmente nella settimana di Ferragosto. Si tratta del 57% sul totale dei vacanzieri estivi, molti dei quali hanno optato per le più economiche offerte last minute, che crescono dal 3% nel 2007 al 5 % del 2008. Sebbene siano innegabili i segnali di calo del turismo in Italia, così come in molte regioni e molte località del turismo balneare, gli operatori sperano di migliorare nel mese di agosto il magro fatturato di questa stagione estiva.
Secondo un sondaggio della Confesercenti-Publica Res, quest’anno i turisti italiani preferiscono soggiornare in alberghi e pensioni (+4% rispetto al 2007) oppure nei villaggi turistici (+2%). Sono in diminuzione, invece, i villeggianti che si recano nelle case di proprietà. Continua ad esercitare una notevole attrattiva, sia per gli italiani che per gli stranieri, il turismo enogastronomico. E’ comunque il palato a fare la parte del leone e in cima alle preferenze degli italiani (47%) resta la degustazione dei vini e piatti locali. Nella provincia di Viterbo si rivelano vincenti i centri termali, che per il periodo di Ferragosto registrano il tutto esaurito: la tendenza alle vacanze-benessere è sempre più in auge. Il turismo open-air, che fino ad ora sta facendo registrare un calo del fatturato del 10 per cento, rimane invece in cima alle preferenze dei turisti stranieri. Un sondaggio Confesercenti mette in evidenza una buona presenza di olandesi, francesi e inglesi. Sono in calo i turisti tedeschi. Gli italiani, nonostante una crescita in termini di arrivi, vista la diversificazione di movimento nei vari periodi dell’anno, fanno però registrare una minore permanenza nelle varie località e spendono meno.
Aurelio Borghesi (Resp. Asso-Hotel Confesercenti Viterbo e direttore del Mini Palace Hotel) spiega che sarà un “Ferragosto con segno piatto, forse anche in ribasso rispetto allo scorso anno. Notoriamente agosto per Viterbo rappresenta la bassissima stagione, contiamo con il last minute di utilizzare le stanze della nostra struttura, nella settimana a cavallo di Ferragosto, intorno al 40-50%”. Renato Nibbio del direttivo Asso-Hotel e titolare dell’Hotel omonimo è molto netto: “Altro che pienone di Ferragosto, come risulta dalle notizie date alla stampa dall’Apt e secondo le quali a Viterbo nei giorni di Ferragosto è impossibile trovare posti letto. Per quanto riguarda la mia struttura, ma penso che anche vale per altri, si conta molto sul last minute ma sarà un dato eccezionale se arriveremo al 30% di stanze occupate. Un discorso a parte merita il settore termale. “Già da qualche anno infatti - dice Roberto Rayata, responsabile Aiceb (associazione italiana centri benessere di Confesercenti) - le strutture termali a Viterbo fanno registrare una tendenza in generale rialzo durante tutto l’anno. Questo naturalmente grazie al nuovo modo di proporre tale offerta. Per quanto ci riguarda, a Pianeta Benessere per questa settimana ci sarà il tutto esaurito e contiamo di continuare così per tutto agosto.
Sulla stessa lunghezza d’onda la titolare dell’Hotel Residence Loriana: “Si lavora ormai per tutto l’anno con clientela che viene per lo più nei fine settimana e in generale registriamo una stagione in calo”. Gli hotel Platani e Holiday a poche ore dal Ferragosto sono pieni al 90% delle camere, con una tendenza al tutto esaurito per il 15 agosto: anche qui, però, si ritiene che il pienone di Ferragosto non compensa sicuramente un calo generale della stagione. Previsioni negative anche per i campeggi. Il Ferragosto non basterà a recuperare il gap, che ci sta portando a perdere quote di mercato e alla diminuzione dei fatturati delle nostre strutture. Giancarlo Giulivi, presidente Assoturismo prov.le e operatore alberghiero di Tarquinia, fa sapere che almeno per Ferragosto le strutture alberghiere dovrebbero registrare il pieno. “Stiamo registrando dei dati leggermente migliori del 2007 e permane una buona permanenza di clienti i week end, mentre negli altri giorni della settimana l’aumento dei costi di gestione si fa sentire tanto”.
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