Nei giorni scorsi il consiglio Provinciale di Viterbo ha votato all’unanimità l’ordine del giorno che sottoscriveva la volontà di inviare le osservazioni alla richiesta di rinnovo dell’AIA da parte di Enel SPA per TVN a Civitavecchia, facendo proprie le osservazioni dei Movimenti no coke, il Forum Ambientalista e vari consiglieri comunali del comprensorio per inoltrarle al Ministero dell'Ambiente e visibili sul sito istituzionale www.minambiente.it, sezione AIA.
Lo stesso sarà chiesto al consiglio del comune di Tarquinia nella prossima seduta, di unire alle firme di centinaia di cittadini ,quelle della rappresentanza isitituzionale per presentare le osservazioni alla richiesta AIA di TVN.
Agli inizi del 2009 il Movimento No Coke Alto Lazio ha denunciato la scadenza dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) della centrale a carbone di Civitavecchia.
Questo ha costretto Enel a presentare la domanda di rinnovo contro cui le popolazioni inquinate hanno depositato puntuali e precise osservazioini.
Il fatto che Enel abbia chiesto il rinnovo dell'AIA con due anni di anticipo dimostra la fondatezza delle denunce.
Invece il silenzio colpevole dei sindaci e il mutismo dei consiglieri comunali, soprattutto dei medici, stride sempre più con l'attività di chi si batte per salvare questo territorio dall'industralizzazione pesante rilanciata dal carbone.
Gli amministratori non vedono, non sentono e non parlano.
E non si tratta di questioni sofisticate bensì di cose semplici.
Alcuni esempi: nella domanda di rinnovo Enel chiede di bruciare più carbone, 4.500.000 di tonnellate invece delle 3.900.000 autorizzate nel 2003 dal Ministero delle Attività Produttive. Se Enel dovesse spuntarla le 600.000 tonnellate annue in più saranno state approvate anche da chi avrà taciuto e sarà corresponsabile di quell'incremento di morbilità e mortalità che i programmi di calcolo dell' Unione Europea permettono di calcolare con precisione.
Poi c'è la questione del monossido di carbonio (CO) che Enel vuole rilasciare nell'ambiente in quantità tre volte maggiore di quella massima consentita dalle norme europee.
Anche in questo caso il silenzio è colpevole. E non cambia molto che la responsabilità venga condivisa con Berlusconi, con i suoi Ministri e con il voltagabbana Marrazzo, che al punto 72 del suo programma elettorale promise di fermare TVN ma poi divenne il maggior artefice dell'operazione “bocche cucite”.
Poi c'è molto altro ed è scritto nelle nostre osservazioni.
Il Consiglio Provinciale di Viterbo ha scelto di non rendersi complice di tutto ciò, non ha taciuto e ha dato forza alle osservazioni dei cittadini; grazie a ciascuno dei consiglieri provinciali a nome delle popolazioni inquinate.
Il sindaco di Tarquinia,troppo lontano dal difendere la cittadinanza nei confronti degli inquinatori,si chiede chi siano i cittadini,dietro alla lotta di chi vuole fermare lo sfruttamento del territorio di Tarquinia per attività inutili alla realtà agricola,turistica e commerciale.
Signor sindaco, siamo tanti e non daremo tregua, fintanto chè sulla sua agenda non saranno fissati impegni certi per la salvaguardia della salute e dell’economia del paese che lei,pro tempore rappresenta.
Lei tra due anni non ci sarà più, noi saremo ancora qui.
Comitato Cittadini Liberi
Movimento No Coke Alto Lazio
- Uno Notizie Tarquinia - VITERBO -
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