Uno studio, in corso di pubblicazione sulla nota rivista internazionale Environmental Health Perspective*, effettuato da ricercatori della Columbia University (New York, USA) in collaborazione con le Università di Shanghai e Chongqing (Cina), ha cercato di valutare gli effetti positivi sul sistema nervoso in via di sviluppo conseguenti la riduzione dell’esposizione materna, durante la gravidanza, agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) emessi dalla combustione del carbone. Quest’ultima emette nell’ambiente un numero molto elevato anche di altri inquinanti estremamente tossici.
Gli autori hanno scelto l’area di Tangliang, Chongiqing (Cina) dove una centrale a carbone che aveva operato in modo discontinuo venne definitamente chiusa nel 2004. Questa centrale aveva rappresentato per quella zona la fonte di emissione più importante di IPA. 
Gli IPA interferiscono negativamente nella riproduzione e nello sviluppo, sono mutageni e carcinogeni.
I ricercatori hanno preso in considerazione due gruppi di donne ed i loro neonati, simili per fattori di rischio per danno neurologico neonatale quali l’esposizione al fumo di sigaretta, l’esposizione al piombo ed al mercurio. Un gruppo è stato esaminato nel 2002, quando la centrale era ancora in funzione, mentre l’altro  nel 2005, l’anno seguente la sua chiusura.
L’esposizione prenatale agli IPA è stata accertata nel sangue ombelicale e lo sviluppo neuro-comportamentale dei bambini è stato esaminato all’età di 2 anni con il test di Gesell.
I risultati hanno messo in evidenza che l’esposizione prenatale agli IPA emessi dalla combustione del carbone è significativamente associata a turbe neuro-comportamentali.
Gli autori dello studio concludono che, al fine di garantire la salute ambientale dei bambini, questi risultati devono essere presi in considerazione non solo in Cina ma anche nelle altre nazioni.
Le scelte energetiche non possono ignorare ciò che l’evidenza scientifica  continuamente ci pone davanti agli occhi:  
“Gli inquinanti emessi dalla combustione del carbone, dell’olio, dei rifiuti e da altre fonti, provocano all’umanità danni inestimabili perché minano un normale sviluppo neurologico delle generazioni future”.

*Benefits of Reducing Prenatal Exposure to Coal Burning Pollutants to Children’s Neurodevelopment in China. F. P., T.L., Z. Z., T.Y., Y.C., L.Q., V.R., Y.Z., and D.T. Doi:10.1289/Environmental Health perspective,11480; public. online 14 July 2008.

Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)
Il Portavoce Dr. Giovanni Ghirga

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