“Festival come questo di Trani sono decisivi, sono la vera speranza di un futuro per il cinema, perché sono l’alimento ininterrotto e continuo di quello che è un’idea del cinema come arte, del cinema come circolazione delle idee, che sono le due cose fondamentali”. Così il grande regista Citto Maselli durante la cerimonia di consegna dello Stupor Mundi, il premio ispirato a Federico II di Svevia, che gli è stato assegnato nel corso della serata conclusiva dell’edizione del decennale del Tranifilmfestival. “C’è chi vorrebbe affossare il cinema, perché, insieme al teatro, è rimasta l’unica forza per la costruzione di una coscienza critica, di un’idea critica della realtà”, ha aggiunto il 78enne regista romano.
“Però il cinema non sono mai riusciti ad imbrigliarlo, come invece si sta tentando di fare con la televisione, e il merito di questo è anche di iniziative come questa di Trani”. All’ultimo film di Citto Maselli, “Le ombre rosse”, presentato fuori concorso a Venezia, è stata dedicata la serata conclusiva del Tranifilmfestival. “Un film fortemente metaforico”, spiega l’artista, “tutto molto simbolico, indiretto. La sostanza è una feroce autocritica alla sinistra, per il distacco della classe dirigente e politica dalle realtà delle persone, quello che il vecchio partito comunista ci aveva insegnato”.
Nel corso della serata conclusiva del festival cinematografico di Trani è stato assegnato anche lo “Stupor Mundi” ad Alessandro Gassman, che non è potuto essere a Trani per un improvviso cambio del piano di produzione del film che sta girando in Basilicata. A ritirare il riconoscimento è stato l’attore barlettano Manrico Gammarota, coprotagonista di Gassman nello spettacolo teatrale “La parola ai giurati” e nel prossimo “Roman e il suo cucciolo”. “Alessandro è molto felice per questo riconoscimento”, ha sottolineato Gammarota. “Conosce bene il Tranifilmfestival e promette di essere a Trani per altre iniziative su cui stiamo lavorando”. L’organizzazione del festival, infatti, è già al lavoro su nuovi progetti: un ciclo di workshop con artisti e tecnici cinematografici, laboratori di cinema d’animazione e poi sulla costituzione di una mega giurai composta da ragazzi della città per la votazione del miglior cortometraggio dei dieci anni del festival. Tra i corti in gara ci saranno anche quelli che hanno vinto l’edizione 2009 di Cortomirante: il premio della giuria è andato a “Il sonno di Rosetta”, di J.J. Brañas e Giovanni M. Quinti (Spagna 2008), mentre quello del pubblico (menzione speciale) a “Io parlo!”, di Marco Gianfreda (Italia 2009).
“Siamo molto soddisfatti dell’edizione del decennale”, commenta Beppe Sbrocchi, il direttore del Tranifilmfestival. “In questi dieci anni, per quanto ci riguarda, abbiamo svolto un percorso eccellente, denso di tante emozioni e di tanta formazione personale. Siamo stati fortunati, abbiamo avuto il grande piacere di anticipare i grandi talenti del cinema italiano, ma senza dimenticare le colonne portanti, come appunto Citto Maselli, un esempio di coerenza in termini di idee, di realizzazioni, di lavori. Il decennale è un punto di inizio: la prossima edizione la definiremo decima prima, proprio per dare il senso della ripartenza. Continueremo a lavorare con modestia e col desiderio di impegnarci per fare qualcosa di buono per il cinema e per il territorio”.
- Uno Notizie Bari -
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