VENEZIA ( UnoNotizie.it )
Festival del Cinema di Venezia - Alla 66esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ha trionfato il film Lebanon di Samuel Maoz. La Giuria, presieduta da Ang Lee e composta da Sandrine Bonnaire, Liliana Cavani, Joe Dante, Anurag Kashyap, Luciano Ligabue, Sergei Bodrov, ha assegnato il Leone d’Oro per il miglior film al regista israeliano che ha detto di voler dedicare la sua vittoria “alle migliaia di persone di tutto il mondo che sono tornate dalla guerra sane e salve, hanno continuato a vivere, si sono sposate, hanno avuto figli. Ma dentro di loro rimane quel ricordo: hanno imparato anche a sorridere ma in loro c'è il dolore”.
Sì, perchè Lebanon parla della prima guerra del Libano a cui il regista, all'epoca giovanissimo soldato, partecipò nel 1982 e durante la quale uccise un uomo. Dopo 27 anni Maoz ha trovato la forza di superare il blocco psicologico di quella fatale esperienza e ci è riuscito con un’opera dal potere catartico che gli ha permesso di riappropriarsi lentamente della sua esistenza. La prospettiva israeliana si sviluppa tutta all’interno della dimensione soffocante e claustrofobica di un carro armato da dove si spara, si uccide, si esplode in crisi di pianto, di angoscia e di sofferenza. La realtà esterna viene osservata attraverso il mirino di puntamento di quell’abitacolo di ferro che, come un occhio impazzito,fotografa atroci immagini. Un film biografico, personale, inquietante e duro, sulla guerra e su tutte le guerre, ma soprattutto contro tutte le guerre.
Il Leone d'Argento per la migliore regia è andato a Women Without Men, diretto dall'affermata visual artist iraniana Shirin Neshat. Soul Kitchen di Fatih Akin (Germania) ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è stata assegnata a Colin Firth nel film A Single Man di Tom Ford (Usa) e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Ksenia Rappoport nel film La doppia ora di Giuseppe Capotondi. L’Italia non ha conquistato alcun premio di prestigio, neanche il favoritissimo Baaria di Giuseppe Tornatore. Unica eccezione per l’attrice Jasmine Trinca, protagonista de Il grande sogno di Michele Placido, che si è aggiudicata il Premio Mastroianni. Osella per la miglior scenografia: Sylvie Olivé del film Mr. Nobody di Jaco Van Dormael (Francia). Osella per la migliore sceneggiatura: Todd Solondz per il film Life During Wartime. Per quanto riguarda la sezione Orizzonti, vincitore è risultato Engkwentro di Pepe Diokno (Filippine). Premio Orizzonti Doc: 1428 di Du Haibin (Cina).
Menzione Speciale: The man’s woman and other stories di Amit Dutta (India). Premio Controcampo Italiano: Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli (Italia). Menzione Speciale: Negli occhi di Daniele Anzellotti e Francesco Del Grosso (Italia). Leone Corto Cortissimo al film Eersgeborene (First Born) di Etienne Kallos (Sud Africa, Usa). Menzione speciale: Felicità di Salomé Aleksi (Georgia). Premio Persol 3-D per il miglior film 3-D stereoscopico dell’anno al film The Hole di Joe Dante (Usa). A Sylvester Stallone è stato attribuito il “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award”, il premio dedicato a una personalità che ha lasciato un segno nel cinema contemporaneo. Le mitiche saghe di Rocky e Rambo hanno fatto del regista e sceneggiatore statunitense un autore evidentemente coerente ed originale nell’ambito del cinema USA. “Essere premiato alla Mostra di Venezia – ha dichiarato Stallone – è qualcosa che ho sempre sperato diventasse realtà, e ora che è accaduto, devo dire che è valsa la pena aspettare”.
Elisa Ignazzi
- Uno Notizie Venezia -
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