Il Presidente di Confartigianato di Viterbo, Stefano Signori, davanti ai risultati del sondaggio di Unioncamere è ottimista: “Visto il momento congiunturale, anche i piccoli segni positivi devono essere evidenziati” e aggiunge “L’originalità e la qualità, sono carte vincenti per le PMI”.
L’artigianato infatti supera la grande impresa. Nonostante l’inflazione al 4,1%, l’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime, la politica del “saper fare” vince ancora.
Secondo il sondaggio realizzato da Unioncamere, a meritarsi un ruolo da protagonista è il mondo degli artigiani, che regala al paese un tasso di crescita dello 0,68% a fronte dello 0,61% del totale delle imprese. Il risultato mette in risalto la forza di un settore che spesso viene sottovalutato dalle politiche economiche e lasciato solo davanti all’avanzata della globalizzazione.
Stiamo parlando di un esercito di 1.490.104 imprese artigiane che esprime un valore aggiunto di 151,1 miliardi di euro, pari all’11,5% del valore aggiunto dell’economia nazionale, producendo un fatturato export di 43,1 miliardi di euro.
Con quasi 8mila imprese in più registrate negli ultimi tre mesi, il comparto edile si conferma il settore più forte e determina l’80% del saldo trimestrale del mondo artigianato. In forte ascesa anche il mondo dell’impiantistica, dei servizi alle imprese, servizi pubblici e alla persona. Inoltre, una delle novità della nuova era artigiana, è rappresentata dal settore del benessere, legato alla cura della persona, anche se non si perde il contatto con le origini, grazie alla filiera dell’agroalimentare che registra una crescita dell’1,96% con 362 nuove imprese aperte negli ultimi tre mesi.
Secondo gli studi di Confartigianato, comuni a tutto il settore e colpisce maggiormente i giovani imprenditori, le difficoltà di accesso al credito e, in generale, la diffidenza del sistema creditizio: i finanziamenti bancari alle imprese non superano i 58,3 miliardi di euro, di sui solo 31,2 miliardi sono a medio-lungo termine.
Un lavoro autonomo, quello dell’artigiano, che richiede un sostegno spesso non riconosciuto, su cui gravano difficoltà fiscali e burocratiche. Solo il 25 luglio scorso
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