Un Museo storico della Macchina di Santa Rosa per preservare dal degrado del tempo le opere d’arte finora costruite per onorare la patrona di Viterbo e consentire a viterbesi e turisti di goderne la bellezza. E’ la proposta presentata ieri – lunedì 4 agosto – in consiglio comunale dal consigliere del Partito democratico, Sergio Insogna.
“Parlare della Macchina di Santa Rosa – ha detto - per noi viterbesi è un momento di intensa passione e di rispettoso e puro sentimento rivolti alla Santa Patrona, alla tradizione e alla storia della nostra città di Viterbo; mettiamo nel discorso e nelle diverse considerazioni legate a questo atto di amore unico al mondo, un calore e una emotività molto particolare”.
“Oggi (ieri, ndr) – ha continuato - si discute un percorso amministrativo innovativo e giusto (il nuovo bando, ndr), che rende giustizia, onore e visibilità adeguata alla parte più preziosa, pregiata e prioritaria del campanile che cammina, cioè la parte artistica. Finalmente dopo anni si premia l’idea, cioè la scintilla umana e artistica che dal nulla crea un disegno o realizza un bozzetto che a sua volta diventa monumento religioso e itinerante della città per la durata di 5 anni (minimo). Non è vero che vista
“La notte del 3 settembre per noi viterbesi - e non solo per noi viterbesi - è una notte magica, piena di emozioni e sensazioni uniche, che si perpetuano negli anni.
“Unica e pesante nota dolente è la constatazione – ha accusato - che questi capolavori, una volta terminato il loro periodo di trasporto, vengono stipati o relegati non si sa in quale capannone o magazzino a marcire e degradarsi. Dico - come sto dicendo da anni - che non si può permettere ancora che l’incuria e il disinteresse amministrativo condannino queste opere realizzate da vari artisti in tutti questi anni a una fine fisica e un oblio culturale. Bisogna attivarsi per creare un luogo, una struttura degna e adeguata dove queste Macchine di Santa Rosa possono essere fruibili, visibili, e possano rappresentare una testimonianza storica e culturale della nostra città”.
“Penso che tutti noi amministratori – ha proposto il consigliere del Pd - dobbiamo fattivamente adoperarci al fine di poter realizzare il Museo Storico della Macchina di Santa Rosa, un patrimonio enorme che rinasce a nuova vita, esprime e rappresenta la devozione, l’orgoglio e il valore artistico-religioso della città di Viterbo per
“Concludo questo mio intervento – ha detto - affermando due cose: l’ideatore o gli ideatori della Macchina, sono gli unici che possono decidere, intervenire e garantire la sua realizzazione artistica finale, ed è giusto dargli la qualifica ed i poteri del Direttore artistico; la necessità di realizzare il Museo Storico della Macchina di S.Rosa è reale e concreta: al suo interno potrebbero avere spazio e visibilità, oltre alle Macchine vincitrici di appalto e che sono state oggetto di trasporto, anche le idee e i bozzetti che non hanno vinto gli appalti in tutti questi anni ma che pur sempre rappresentano un patrimonio artistico notevole, di cui tutti dobbiamo andare orgogliosi”.
Commenti |
||
nessun commento... |