Si ripeterà anche quest’anno la tradizionale camminata “Sulle vie dell’esilio di Santa Rosa”. Un percorso di rara bellezza tra boschi, sorgenti e castelli medioevali organizzato dall’Associazione culturale Take Off presieduta da Silvio Cappelli. All’iniziativa parteciperanno, come accompagnatori, lo scrittore Antonello Ricci e Sabatino De Berardini esperto delle nostre zone boschive. Non mancheranno, infatti, lungo il percorso, soste rigeneranti dove verranno approfonditi alcuni aspetti della nostre tradizioni e della nostra cultura.
L'iniziativa ha lo scopo di rievocare l'esilio di Santa Rosa iniziato, secondo le fonti storiche più autorevoli (descritto anche sulla Vita I), il 4 dicembre 1250 e conclusosi nei primi giorni del gennaio successivo.
Nella fattispecie la manifestazione si articolerà, nei tempi e negli spazi (3 giorni per circa 60 km di percorrenza), nel seguente modo:
1° giorno (sabato 29 agosto 2009) - Appuntamento ore 8 in piazza San Francesco a Viterbo. Partenza ore 9 dopo la Santa Messa e la benedizione impartita da padre Agostino Mallucci ofm. Il percorso sarà quasi interamente interno ai boschi, sui sentieri dei Monti Cimini (molto verosimile a quello che ha compiuto Santa Rosa), e si snoderà per Via della Palanzana, località Chiesuola. Strada Costa Volpara, Strada Piscine, Sorgente dell'Acquaspasa, Roccaltia, La Trinità, fino a Soriano nel Cimino. Un percorso di 20 km circa da compiersi in circa 7 ore, con sosta per il pranzo all'aperto presso la Sorgente Acquaspasa. Si partirà da un'altitudine di circa 370 metri slm (Viterbo - Cappuccini), per arrivare a Soriano nel Cimino con 510 metri slm, toccando anche punte di circa 700 metri slm (Roccaltia). Il percorso, già sperimentato nelle altre precedenti edizioni, ed effettuato in 5 ore di camminata, è straordinariamente immerso nel verde, tra querce e faggi, in equilibrio biologico con la fauna, luogo ideale per spunti e riflessioni naturalistiche e spirituali. Non mancano, ovviamente, anche attrazioni di tipo storico artistico (chiesa della SS. Trinità all'interno del bosco, antiche fontane scavate nella pietra, romitori ecc.). La giornata si concluderà con il ritorno a Viterbo tramite il trenino della Met.Ro. oppure con la cena e il pernottamento in loco (in convenzione).
2° giorno (domenica 30 agosto) – Appuntamento ore 8 in piazza Vittorio Emanuele a Soriano nel Cimino. Partenza ore 9 circa. Il percorso si snoderà all'interno dei boschi e lungo le strade bianche interpoderali che ci porteranno fino a Vitorchiano: località Santa Lucia, Castello di Fratta, località Il Santarello, zona archeologica di Corviano, Santa Maria degli Arrotini, San Michele fino ad arrivare in Vitorchiano (285 metri circa slm). Un percorso di circa 20 km da effettuarsi in circa 7 ore con sosta per il pranzo presso il sito archeologico di Corviano. Anche qui la giornata si concluderà con il ritorno a Viterbo tramite il trenino della Met.Ro. oppure con la cena e il pernottamento in loco (in convenzione).
3° giorno (lunedì 31 agosto). Appuntamento ore 9 presso il Palazzo comunale di Vitorchiano. Dopo la colazione all’interno della Sala consiliare partenza a piedi, prevista per le ore 9,30 circa da Vitorchiano. Il percorso si snoderà costeggiando la stazione e la linea ferroviaria, proseguendo per Strada Piscine, Strada Costa Volpara, Chiesuola, Palanzana fino ad arrivare in Viterbo. Tempo di percorrenza circa 5 ore, per 15 km circa, con pranzo finale a Viterbo in luogo da definire.
Questa iniziativa è ormai diventata un'appuntamento turistico-religioso con cadenza annuale (ma si possono ripetere anche altre volte durante l'anno). Un ritorno alla dimensione umana, utile per comprendere il sacrificio che fece Santa Rosa, malata d'agenesia congenita dello sterno in questi 60 km effettuati in pochi giorni, circa due mesi prima della sua morte, avvenuta il 6 marzo 1251. Un'iniziativa utile, oggi più che mai, per riavvicinare i giovani alla natura e alla semplicità secondo lo stile francescano.
Molti gli spunti per le riflessioni: secondo le fonti storiche, infatti, durante il percorso Viterbo-Soriano, Santa Rosa predisse la morte di Federico II di Svevia (alla vigilia di San Nicola), si riparò poi nel paese presso la cosiddetta "Cuna", evangelizzò gli abitanti delle campagne tra Soriano, Vitorchiano e Viterbo (in Vitorchiano guarì la cieca Delicata e sfidò l'eretica con la prova del fuoco).
Questa manifestazione è realizzata con il patrocinio dei Comuni di Viterbo, di Soriano nel Cimino, di Vitorchiano, della Provincia di Viterbo e delle Prologo di Soriano e Vitorchiano.
- Uno Notizie Viterbo -
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