ROMA (UnoNotizie.it)
Giovedì 6 agosto 2009, ore 19, a Castel Sant'Angelo, in occasione dell'anniversario del bombardamento di Hiroshima, l'associazione Mondo Senza Guerre organizza a "Letture d'estate" (Castel S. Angelo, zona palco), un dibattito dal titolo: "Perché la TV non parla di riarmo nucleare?".
Incontro con Maurizio Torrealta di Rainews 24 e presentazione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
Una riflessione sul tema del riarmo nucleare e sul silenzio dei media: la televisione non ne parla, mentre la tensione internazionale aumenta mettendo a repentaglio il futuro del genere umano.
La scelta della data è simbolica: sono passati 64 anni dal giorno in cui il bombardiere americano Enola Gay sganciò il suo carico di morte sulla città giapponese di Hiroshima. 140.000 vittime, 80.000 a Nagasaki tre giorni dopo. I sopravvissuti combattono ancora oggi con le conseguenze di quella tragedia. Un simile disastro non deve ripetersi mai più.
Durante la serata Federica Fratini, portavoce romano di Mondo Senza Guerre, presenterà La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, un tentativo di rompere il muro del silenzio e creare una coscienza planetaria nonviolenta.
Questo sarà l'evento culminante di una settimana di sensibilizzazione attraverso proiezioni video, laboratori sulla nonviolenza, testimonianze, letture, giochi sui temi della pace e della nonviolenza, che si realizzeranno nello stand di Mondo Senza Guerre presente all'interno della manifestazione.
La serata si concluderà alle ore 20:30 con interventi di Remo Remotti e Andrea Evangelisti.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Viviamo in una situazione critica a livello mondiale, caratterizzata dalla povertà di vaste regioni, dallo scontro tra culture, dalla violenza e dalla discriminazione che contaminano la vita quotidiana di grandi settori della popolazione. Conflitti armati devastano molte zone e ora dobbiamo affrontare anche una profonda crisi del sistema finanziario internazionale. A tutto questo si aggiunge il problema più pressante, la minaccia nucleare in aumento. È un momento di enorme complessità; non solo dobbiamo prendere in considerazione gli interessi irresponsabili delle potenze nucleari e la follia di gruppi violenti, con possibilità di accesso a materiale nucleare di dimensioni ridotte, ma dobbiamo tener presente anche il rischio di un incidente che potrebbe innescare un conflitto devastante.
Non si tratta della somma di singole crisi: ci troviamo davanti al fallimento globale di un sistema la cui metodologia di azione è la violenza e il cui valore centrale è il denaro.
LE PROPOSTE DELLA MARCIA MONDIALE
Per evitare la catastrofe nucleare futura, dobbiamo superare la violenza oggi, chiedendo:
• il disarmo nucleare a livello mondiale,
• il ritiro immediato delle truppe di invasione dai territori occupati,
• la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali,
• la firma di trattati di non aggressione tra paesi, e
• la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti.
È urgente creare una coscienza a favore della pace e del disarmo, ma è necessario anche risvegliare la coscienza della nonviolenza, che ci consenta di rifiutare non solo la violenza fisica, ma anche ogni altro tipo di violenza (economica, razziale, psicologica, religiosa, sessuale ecc.). Questa nuova sensibilità potrà instaurarsi e scuotere le strutture sociali, aprendo la strada alla futura Nazione Umana Universale.
Reclamiamo il nostro diritto a vivere in pace e libertà. Non si vive in libertà quando si vive sotto la minaccia della violenza.
La Marcia Mondiale è un appello a tutte le persone a unire gli sforzi e ad assumersi la responsabilità di cambiare il mondo, a superare la violenza personale e a lavorare nel proprio ambiente più immediato, fino a dove arriva la loro influenza.
LA MARCIA
La Marcia partirà da Wellington, in Nuova Zelanda, il 2 ottobre 2009 e terminerà a Punta de Vacas sulle Ande, in Argentina, il 2 gennaio 2010 dopo aver toccato oltre 100 paesi.
Obiettivi della Marcia Mondiale:
Disarmo nucleare a livello mondiale
Ritiro immediato delle truppe d'invasione dai territori occupati
Riduzione progressiva degli armamenti convenzionali
Firma di trattati di non aggressione tra paesi
Rinuncia dei governi a utilizzare la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti
In pochi mesi la Marcia Mondiale ha visto l'adesione di migliaia di persone, gruppi pacifisti e nonviolenti, istituzioni, personalità del mondo della scienza, della cultura, dello spettacolo, dello sport e della politica sensibili all'urgenza del momento e ha dato impulso all'organizzazione di eventi in tutto il mondo.
- Uno Notizie LAZIO - Roma -
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