MILANO (UnoNotizie.it)
La crisi finanziaria potrebbe costare ai contribuenti europei, secondo una stima dalla commissione europea, circa due billioni di euro. Cio' significa un sesto di tutta la produzione economica europea, che ammonta a circa dodici miliardi di euro. I pacchetti di aiuti creati per le banche, che i 27 stati membri dell'UE hanno creato, arrivano al 44 per cento del totale del PIL europeo, pari a circa cinque billioni di euro. ''In gran parte si tratta di garanzie'', scrive la commissione.
A Bruxelles, si parte dal presupposto che, nella migliore delle ipotesi, solo poche garanzie effettivamente vengono utilizzate. Nello scenario del ''worst case'', il danno alle finanze pubbliche tuttavia, raggiungera' il 16,5 per cento della produzione economica europea, pari a 1,9 billioni di euro.
Alta spesa per sostenere l'economia
L'analisi dei costi si riferiscono esclusivamente agli aiuti per le banche. Con i pacchetti contro la crisi, con l'aumento della spesa sociale e la diminuzione del gettito fiscale, il supplemento di spesa aumentera' il deficit degli stati membri dell'UE nel
Il piu' grande sforzo finanziario per superare la crisi economica e' segnalato dall'Austria. Vienna ha infatti messo in atto sia per il 2009 che per il 2010 investimenti economici pari all'1,8 per cento del PIL del paese.
E' invece allarme grave per il deficit italiano, che raggiungera' il 6 per cento del PIL nel 2010, mentre il debito pubblico superera' il 115 per cento e continuerà a crescere, nonostante un certo sforzo di consolidamento fiscale, per tendere al 120 per cento.
- Uno Notizie Bruxelles -
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