VITERBO (UnoNotizie.it)
Si è svolta la “Giornata della Patata” presso la scuola dell’Infanzia San Sisto, a Porta Romana: bambini, insegnanti e animatrici hanno raccolto tutti insieme i prodotti dell’orto scolastico.
La raccolta delle patate conclude un percorso di educazione alimentare durato un intero anno.
Dalla mensa al giardino: la filiera brevissima nasceva dal pranzo, in cui le animatrici del Cut, Centro Universitario Teatrale di Viterbo, nelle vesti di personaggi fantasiosi, interagivano con i bambini valorizzando con attività e racconti i cibi proposti durante il pasto, in particolare frutta e verdura. Le operatrici (4 in tutto) si sono alternate di giorno in giorno e, in concerto con i docenti, hanno analizzato con i bambini cosa si mangia e come si mangia, richiamando l’attenzione con giochi, magie e canti, portando la calma e l’armonia durante l’ora della mensa.
I residui della frutta consumata venivano poi raccolti nel compost dell’orto, per diventare valido arricchimento del terriccio.
Durante tutto l’anno scolastico i bambini, guidati dalle insegnanti, hanno zappato, piantato e seminato un ritaglio del giardino per raccogliere e mangiare direttamente dalle piante: pisellini, ravanelli, fragole, zucchine…
Il bottino più proficuo: una ventina di chili di patate raccolte insieme alla scuola dell’infanzia Centro Storico; i bambini le hanno mangiate arrosto e sulla pizza, grazie alla gentile collaborazione della pizzeria DJ.
La divertente attività, oltre a rispondere provocatoriamente alla crisi economica, si propone come contravveleno alla cattiva cultura alimentare del “mordi e fuggi” che la nostra infanzia sta cominciando a pagare in termini di salute, vedi obesità infantile.
Le insegnanti e le operatrici del Cut intendono proseguire tale progetto pilota dove il linguaggio del teatro, fatto di parole e gesti, si incontra con le azioni del vivere sano, fatte di attesa, pazienza e sudore.
Il matrimonio di questi mondi è in grado di generare una nuova cultura dove il bambino sa ciò che mangia quindi impara a conoscere ciò che è.
E, nel caso di S. Sisto, la scuola diventa il primo luogo dove promuovere sane e consapevoli abitudini alimentari e tendere ad un maggior benessere psico-fisico individuale e sociale.
- Uno Notizie Viterbo -
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