VITERBO (UnoNotizie.it)
Le grandi scelte nel campo dell’economia, dell’ambiente, della sicurezza e della salute pubblica, sono ormai prese a livello globale. Ma chi controlla che gli Stati rispettino le decisioni assunte dagli organismi internazionali? E chi garantisce che i poteri globali rispettino le regole del diritto?
Negli ultimi quindici anni, il numero degli organi giurisdizionali chiamati a risolvere le controversie create della globalizzazione è cresciuto enormemente, nell’ordine delle centinaia. I vecchi giudici internazionali hanno cambiato veste e i nuovi giudici che si sono affermati stanno dando vita ad un vero e proprio sistema di “giustizia globale”. Questi giudici hanno contribuito alla creazione di una serie di principi e regole comuni, che tutti gli attori globali devono rispettare: la trasparenza del processo decisionale, la partecipazione delle comunità, la ragionevolezza e la proporzionalità delle scelte.
Di questi temi si è discusso il 12 e 13 giugno presso il Rettorato dell’Università della Tuscia, durante il quinto Global administrative law seminar su “Legality Review in the global administrative space”. Il Gal seminar, giunto alla quinta edizione, si tiene a Viterbo su iniziativa dei Professori Stefano Battini, Edoardo Chiti e Giulio Vesperini ed è stato promosso e realizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche della nostra Università e in collaborazione con l’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione (Irpa). Anche quest’anno, il Gal Seminar ha riunito ricercatori ed esperti della globalizzazione provenienti da diversi Paesi, tra i quali, oltre a Sabino Cassese e Richard B. Stewart che hanno dato avvio al progetto di ricerca, anche Jean-Bernard Auby, Eyal Benvenisti, Armin von Bogdandy, Francesca Bignami, Giandomenico Falcon, Luis Ortega, Tom Zwart.
Nel corso della prima giornata di lavori, Rozen Nogellou e Mario Savino hanno presentato i papers di sei giovani studiosi internazionali (Jimena Blumenkron, Catherine Sweetser, Blake C.Y. Wang, Gianluca Sgueo, Dionysia-Theodora Avgerinopoulou e David Zaring), intorno a cui ha ruotato il dibattito trai partecipanti. La seconda giornata si è invece articolata in una Tavola rotonda cui hanno preso parte Sabino Cassese, Richard B. Stewart, Armin von Bogdandy e Eyal Benvenisti. I lavori si sono chiusi con una discussione sui risultati, sullo stato dell’arte e sulle future prospettive dei progetti di ricerca sul Diritto amministrativo globale attualmente in corso di svolgimento in numerose università italiane e straniere.
- Uno Notizie Viterbo -
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