ROMA (UnoNotizie.it)
Il Laboratorio interculturale di narrazione teatrale inizia il suo viaggio esattamente nel novembre del 2005, a Roma, ideato e condotto da Alessandro Ghebreigziabiher.
Un laboratorio inteso con un duplice significato: un percorso di formazione esperienziale, diretto dallo stesso Ghebreigziabiher, ma anche un laboratorio nel senso di spazio in cui le persone avessero la possibilità di lavorare insieme e mettere al servizio di tutti ogni singola risorsa.
La narrazione teatrale è lo strumento che fu scelto quale principale strumento di lavoro.
L’aggettivo interculturale è quello che però caratterizza il tutto nell’accezione che chiariamo nel nostro manifesto: Non c’è modo più potente per fare intercultura, cioè per sottolineare l’importanza delle differenze e della ricchezza insita nella propria unicità, che mostrare la diversità di coloro che spesso si ritengono uguali (piuttosto che elogiare l'uguaglianza dei cosiddetti diversi...), di far vedere quanto essi siano interessanti da ascoltare quando raccontano loro stessi e quanto tutto ciò sia meraviglioso se hanno il coraggio di mescolarsi tra loro.
Ecco perché per noi l’intercultura ha a che fare molto di più con la storia di ogni singola persona, piuttosto che con il rispettivo paese d’origine. Per questo motivo crediamo che l’Italia stessa, con tutti i suoi dialetti e le sue diversissime regioni, sia già una terra multiculturale, ancora prima di essere arricchita dell’arrivo degli immigrati, spesso discriminati e talvolta auto discriminanti.
Nel 2007 c’è stata la prima edizione della rassegna di narrazione teatrale “Il dono della diversità”, in pratica la numero zero. Il tema fu la diversità dei linguaggi narrativi ed abbiamo così mescolato tra gli altri la poesia di Yvan Tetelbom con i racconti autobiografici di Gabriella Ghermandi, quelli di Cristina Ali Farah con il consueto spettacolo degli allievi del laboratorio.
Per l’edizione del 2008 il filo conduttore deciso fu la diversità dei narratori e abbiamo pubblicato il seguente bando in varie lingue, tra cui Inglese, Napoletano, Calabrese e Romanesco: il “Laboratorio interculturale di narrazione teatrale” cerca spettacoli per la II Edizione della Rassegna "Il dono della diversità", a Roma, da Maggio a Giugno 2008. Romanesco, Arabo, Napoletano, Tigrino, Calabrese, Inglese, Siciliano, qualunque sia la vostra lingua essa sarà ben accetta, anzi!!!
Hanno richiesto la loro partecipazione circa settanta artisti e compagnie da nord a sud, con spettacoli molto interessanti ed estremamente originali, dandoci la prova che, forse, non siamo così pazzi nel credere in una multiculturalità italiana, ancora prima che impreziosita da ciò che viene da lontano.
Il risultato è stato un festival di dieci spettacoli veramente interessanti.
L’Edizione 2009 sarà dedicata alla diversità delle storie e si svolgerà a giugno 2009, ancora una volta a Roma.
Il bando è stato il seguente: Cercasi storie vere: avete vissuto come protagonisti o semplici osservatori qualcosa che ritenete debba essere assolutamente raccontato?
Abbiamo ricevuto una grande quantità di racconti, quasi tutti di valore, nella totalità interessanti, in quanto veri. Non è stato facile prendere una decisione.
Se avessimo potuto, li avremmo accolti tutti…
I testi scelti saranno rappresentati in scena dagli attori/narratori del laboratorio.
Storie, solo storie, semplici storie vere, ognuna diversa dall’altra, come ciascuna persona che l’ha vissuta, con il seguente motto:
“Se i mezzi di comunicazione non raccontano la verità, lo faranno le storie…”
12 e 13 giugno 2009
Studio Uno Teatro
Via Carlo della Rocca, 6 (Roma)
Video di presentazione: http://www.youtube.com/watch?v=ML2YdwNyL3Q
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