VITERBO (UnoNotizie.it)
Lo spettacolo per fuochi d’artificio riprende gli sfarzosi intrattenimenti regali del 600/700 alle principali corti d’Europa, quando musicisti influenti componevano brani adatti ad essere eseguiti con intervento pirotecnico, e artificieri reali impreziosivano le note con i loro disegni in cielo dai brillanti cromatismi cangianti.
Telesforo Morsani, lavorando sulle cronache e sui manuali di pirotecnia dell’epoca, ha ricostruito una tipologia di “artificio pirotecnico” che le moderne e seriali tecniche non contemplano più.
Di fatti la maggior parte degli artifici impiegati sono realizzati con una tecnica costruttiva manuale, che prevede l’impiego di carta e spago per la confezione (materiali quindi naturali e non inquinanti, che non lasciano residui nocivi sul terreno); l’uso di tale tecnica comporta inoltre che buona parte degli artifici non contengono coloranti chimici, poiché la loro colorazione è data dalla pura fusione dei metalli.
Anche nel disegno “scenografico” del fuoco, in particolare in questo è stato individuato un concetto di simmetria prospettica, che prevede l’accensione in contemporanea di più postazioni e da diverse altezze, in modo da “incastonare” l’evento spettacolo nell’ambiente che lo ospita e che diventa con lui protagonista.
Lo spettacolo sarà articolato in settecento scene pirotecniche.
Archi di fuoco sovrastati da aperture di sfere pirotecniche ad effetto palma, bouquet di fiori di fuoco, fontane d’oro e d’argento e candele romane, macchine pirotecniche allestite con fontane falistranti danno inizio alla macrodimensione del fuoco d’artificio: l’alto più alto, la luce più luce, il massimo di potenza in suono e immagine.
Gli artifici pirotecnici utilizzati rientrano nella grande arte Barocca che tecnicamente produce materiale di pregio.
DOMENICA 3 MAGGIO ORE 21.30 Piazza San Lorenzo
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