VITERBO (UnoNotizie.it) “L’articolo 15 bis della bozza di riforma della legge sulla sicurezza del lavoro non fa che sancire un principio costituzionale che deve essere difeso e secondo il quale la responsabilità penale è personale. Ciò significa che la responsabilità penale del datore di lavoro non può essere illimitata e diventare oggettiva nei casi in cui, invece, gli infortuni si verifichino a causa del comportamento illecito di altri soggetti che violano precise indicazioni impartite dal datore di lavoro”.
Il segretario di Confartigianato Andrea De Simone condivide la posizione del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi a proposito della cosiddetta norma salva-manager contenuta nello schema di decreto correttivo del Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
“La sicurezza sul lavoro – sottolinea De Simone - è un valore fondamentale, soprattutto nelle piccole imprese dove l’imprenditore, a differenza di quanto avviene nelle grandi aziende, svolge le stesse mansioni del lavoratore dipendente e utilizza gli stessi macchinari. Proprio per questo motivo, l’articolo 15 bis, tendendo alla piena responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella costruzione della sicurezza in azienda, compresi i lavoratori, può realmente concorrere alla riduzione degli infortuni sul lavoro”.
“Per garantire la sicurezza sul lavoro bisogna abbandonare ogni forma di ipocrisia e di ideologismo. E’ necessario concentrarsi sulla prevenzione attraverso poche regole chiare, procedure snelle ed efficaci, coinvolgimento degli organismi bilaterali rappresentativi delle parti sociali, sostegno mirato per gli investimenti delle piccole e medie imprese e per la valorizzazione delle buone prassi”.
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