ROMA (UNONOTIZIE.IT)
I due Comuni, che fanno parte del progetto di valorizzazione del comprensorio della Via Amerina voluto dalla Regione Lazio, esporranno preziosi reperti archeologici durante la XI Settimana della Cultura che, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale in collaborazione con le rispettive Amministrazioni Comunali, si svolgerà dal 18 al 26 aprile 2009.
Questo importante appuntamento culturale si inserisce in un ricchissimo calendario di manifestazioni che caratterizza questa area a pochi chilometri a nord di Roma, la Via Amerina, antica strada di collegamento falisco-romana che tocca i Comuni di Calcata, Castel Sant’Elia, Corchiano, Faleria, Civita Castella e Fabrica di Roma, naturalmente, e poi ancora Gallese, Nepi, Orte, Vasanello fino a congiungersi, nell’antichità, con le terre d’Umbria.
L’inizio è fissato con sabato 18 aprile a Fabrica di Roma dove, alle ore 11.00, il Concerto del Gruppo ARPIA inaugura, alla presenza delle autorità locali, l’esposizione del cippo con dedica ai Lari. Si tratta di un antico rinvenimento ottocentesco che si pensava ormai perduto e che invece si è ripresentato all’attenzione degli specialisti tra i beni conservati nel Giardino del Palazzo Cancelli, edificio acquisito da qualche anno dal Comune e adibito a sede della casa comunale. Questo importate reperto sarà esposto nella chiesa romanica di Santa Maria di Falleri di Fabrica di Roma, l’antica Falerii Novi.
I Lari, dal latino lares che vuol dire "focolare" (derivato dall'etrusco lar, "padre"), erano figure della mitologia romana che rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale. Naturalmente i più diffusi erano i Lares familiares che rappresentavano proprio gli antenati. L'antenato veniva raffigurato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum (da signum, "segno", "effige", "immagine"). Tali statuette venivano collocate in apposite nicchie e, in particolari occasioni, onorate con l'accensione di una fiammella.
Sempre sabato 18 aprile, ma alle ore 17.00, a Civita Castellana, nella rinascimentale fortezza borgiana del Sangallo, oggi sede del Museo Archeologico dell’Agro Falisco, viene esposto, per la prima volta al pubblico, un prezioso un corredo funerario, unico nel suo genere, che testimonia l’appartenenza del defunto all’aristocrazia dominante del VII secolo a.C. Questa esposizione resta aperta tutti i giorni della Settimana della Cultura fino al 26 aprile. Poi sarà prolungata fino al 30 settembre secondo gli orari del Museo.
Con queste iniziative, il Ministero Per i Beni e le Attività Culturali centra l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla cultura e alla passione per l’arte attraverso la promozione dell’immenso patrimonio culturale italiano, fruibile in questi giorni grazie ad eventi specifici organizzati dalle amministrazioni locali e grazie al libero accesso a molti musei e monumenti nazionali che spesso nemmeno i residenti negli stessi luoghi conoscono o hanno mai visitato.
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