ROMA (UNONOTIZIE.IT)
Il primo aprile è la giornata tradizionalmente consacrata a fatidici scherzi e burle che si ripropongono in un immancabile rituale di divertimento e di gioco.
Il pesce d'aprile colpisce ogni anno in vari paesi del mondo, con sfumature diverse, e la sua presenza è lecita un po’ ovunque.
I mezzi di comunicazione di massa diffondono deliberatamente false notizie e fanno passare per informazioni corrette bufale anche notevoli.
Persino i giornali si divertono nel prendersi gioco dei lettori pubblicando fatti improbabili, smentiti ovviamente il giorno dopo.
Nell’arco della storia sono state tantissime le clamorose beffe giocate nel primo giorno del mese d’aprile, ma lo scherzo più celebre e più riuscito di tutti i tempi, di cui è rimasta una significativa traccia nella memoria popolare, è certamente quello architettato nel 1938 dal regista americano Orson Welles, autore del famosissimo film Quarto Potere.
Per il primo aprile di quell’anno egli progettò un a dir poco inconsueto programma radiofonico, ma visto che a causa di problemi tecnici non fu possibile mandarlo in onda, egli lo ripropose qualche mese dopo, precisamente la sera del 30 ottobre.
La scelta della data non fu di certo casuale trattandosi del giorno prima di Halloween!
Sono le otto in punto e la stazione radio della CBS (Columbia Broadcasting System), una delle maggiori emittenti statunitensi, inizia la messa in onda di uno sceneggiato radiofonico di Howard Koch, tratto dal famoso romanzo fantascientifico La guerra dei mondi di H.G. Wells.
L’adattamento, affidato all’attore emergente Orson Welles allora ventitreenne, prevede nel corso di un programma musicale l’inserimento di comunicati "live" identici a quelli trasmessi dal giornale radio.
Nel bel mezzo della programmazione Welles interviene bruscamente con un falso comunicato, dai toni altamente drammatici, annunciando in diretta un’invasione aliena: "Signore e signori, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News.
Alle otto meno venti, ora centrale, il professor Farrell dell’Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte”.
La voce concitata continua descrivendo lo sbarco sul suolo americano di astronavi marziane e micidiali macchine da combattimento dotate di lunghe gambe d'acciaio e tremendi raggi di calore che sterminavano tutto quanto incontravano sul loro cammino, seminando distruzione e morte.
La volontà degli extraterrestri era quella di conquistare il mondo. Tra la popolazione degli Stati Uniti si genera immediatamente il panico più totale. Subito si segnalano numerosi ingorghi nelle arterie principali di molte città, mentre le linee di comunicazione si sovraccaricano fino al collasso e i centralini della polizia e dei giornali vengono invasi da migliaia di telefonate.
Nelle strade l'isterismo è all'apice: chi si raduna pregando nelle chiese, chi si accascia in ginocchio urlando per la disperazione, chi terrorizzato si dà alla fuga prendendo d’assalto, con furia selvaggia, ogni possibile mezzo di trasporto. C’è chi addirittura, per eccessiva suggestione, sosterrà di essersi trovato faccia a faccia con gli alieni.
La gente ha reazioni incontrollate e non crede più neanche ai comunicati che i dirigenti della CBS si affrettano a divulgare per chiarire che si tratta di pura finzione. Solo il mattino seguente con l'uscita dei quotidiani, tornerà la calma.
La radio, già all’epoca considerata dalle masse un medium rassicurante e di massima fiducia, si convertì nella beffa mediatica più clamorosa e catastrofica del secolo scorso.
La vicenda ebbe conseguenze decisive per la carriera di Welles trasformandosi in un enorme ritorno pubblicitario, tanto che la RKO gli propose un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood.
Ma la finta invasione aliena innescò soprattutto importanti riflessioni sociologiche sull’enorme potere e sugli effetti, anche devastanti, che i contenuti massmediatici possono scatenare nella collettività.
Il finto sbarco alieno fu un evento di portata storica sotto le sembianze di un gran bel pesce d’aprile per tutta l’America.
Elisa Ignazzi
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