PERUGIA (UNONOTIZIE.IT)
Promuovere l’Umbria in Canada, in New Jersey, Argentina, Venezuela e Australia, potenziare i collegamenti dell’Aeroporto di S. Egidio con il nord Europa, in particolare con il Lussemburgo, il Belgio e
Ai lavori, introdotti dal presidente del “Cre” Pavilio Lupini, hanno partecipato delegati delle 32 associazioni rappresentative dei circa 90mila umbri che vivono in molti paesi europei e extraeuropei. Erano presenti anche molti esponenti dell’“Arulef” (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie) e delle associazioni di Comuni e Province umbre.
“Gli Umbri che vivono all’estero, specie quelli più giovani - ha commentato Lupini -, possono fare molto per creare una ‘società aperta’, soprattutto in relazione agli allarmi di una crisi economica e finanziaria mondiale che spinge molti a rispondere con l’egoismo e il razzismo a problemi complessi. In questo senso - ha aggiunto - è importante riflettere sulla storia dell’emigrazione italiana, che ha potuto svilupparsi con successo proprio in quei paesi che hanno saputo cogliere gli aspetti più positivi del fenomeno”.
Nel corso del dibattito i rappresentanti del “Cre” hanno chiesto che possano proseguire le tante altre attività, ormai consolidate negli anni, finalizzate a “mantenere vive e rinnovare le relazioni con i propri luoghi d’origine e presentare l’immagine della nostra regione attraverso la sua storia, le sue tradizioni e le sue eccellenze”. Tra queste, i soggiorni per anziani e giovani (in particolare provenienti dall’Australia e dal Brasile), i tanti progetti finalizzati alla diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero e in Umbria (anche intensificando la collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia), i corsi enogastronomici per giovani chef europei. Particolare attenzione dovrà essere data, infine, a tutte quelle iniziative di Istituti ed Associazioni (come il Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, il “Premio Pietro Conti”, l’Istituto per
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