VITERBO (UNONOTIZIE.IT)

 

 

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Egregio sindaco, gentili consiglieri,

vi inviamo queste brevi riflessioni nella speranza che vogliate prenderle in considerazione nell'interesse dei cittadini, della città, del territorio, del bene comune.

A Viterbo il mega-aeroporto per voli low cost non si deve fare: 

1) perché innumerevoli studi scientifici dimostrano in modo certo che il trasporto aereo è un rilevante fattore d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca incremento dell'effetto serra, inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme di inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone, in particolare quella dei bambini, che vivono in aree prossime agli aeroporti, come drammaticamente testimoniato da ciò che accade a Ciampino;

2) perché permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del centro abitato, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, significa imporre alla città di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, gli stessi danni e le stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere chiuso o almeno drasticamente ridimensionato;

3) perché in Italia ci sono già più di cento aeroporti, per la maggior parte sottoutilizzati, che rappresentano un enorme sperpero di pubblico denaro; denaro sottratto a servizi essenziali come la scuola e la sanità;

4) perché non esistono aeroporti "ad impatto zero" o a basso impatto ambientale, se non nella propaganda mistificatoria e interessata di chi vuole realizzare le "grandi opere" arricchendo pochi affaristi a danno di tutta la comunità;

 5) perché il mega-aeroporto non porterà sviluppo ed occupazione: il settore dell'aviazione civile è infatti in grave crisi e si assiste a consistenti perdite di posti di lavoro (si veda la vicenda Alitalia);

6) perché i dirigenti della compagnia aerea Ryan Air, la principale delle compagnie aeree low-cost, hanno già dichiarato chiaramente e ripetutamente di non essere assolutamente interessati ad inserire Viterbo tra i loro scali;

7) perché il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano e sicuro non può essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione con cui si illudono tanti giovani viterbesi;

8) perché soffocherebbe per sempre le vere ricchezze territoriali e le autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio il termalismo, i rilevanti beni archeologici, artistici e storici, le attività agricole pregiate, il turismo di qualità, le risorse scientifiche, i preziosi beni ambientali, culturali ed economici del nostro territorio;

9) perché è necessario che i fondi pubblici che si vogliono far finire nel pozzo senza fondo del mega-aeroporto siano invece utilizzati per migliorare e riqualificare le infrastrutture, i servizi sociali, le strutture scolastiche e sanitarie, per valorizzare e far conoscere le bellezze della Tuscia, per risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, per disinquinare il nostro territorio dagli abusi che già ha subito;

 10) perché Viterbo non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto destinato al turismo "mordi e fuggi" per Roma, ma di una efficiente rete ferroviaria per le merci, per i pendolari e per favorire un turismo di qualità da Roma, da tutta la nostra regione e dall'Italia verso il nostro territorio.

A Viterbo il mega-aeroporto per voli low cost non si può fare:                            

1) perché ancora oggi non esiste alcun vero progetto del futuro mega-aeroporto, e quindi non c'è neppure alcuna Valutazione di impatto ambientale (Via), alcuna Valutazione ambientale strategica (Vas), alcuna valutazione dell'impatto sanitario (Vis), obbligatorie per legge;

2) perché il procedimento amministrativo che ha portato amministratori incompetenti ed irresponsabili a voler condannare Viterbo a un tale disastro ecologico e sanitario, non solo non è stato sostenuto da un adeguato fondamento tecnico-scientifico, ma anzi si è basato su presupposti errati e truffaldini; ed è stato viziato da gravi errori procedurali, talché "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimità" (come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra");

3) perché l'ipotesi del mega-aeroporto è in flagrante contrasto sia con la vigente legislazione italiana ed europea, sia con la pianificazione regionale e locale, a tutela dell'ambiente, della salute, dei diritti della popolazione;

4) perché per realizzare il mega-aeroporto a Viterbo si dovrebbe violare quanto disposto dal Piano territoriale paesaggistico regionale e i relativi vincoli di salvaguardia a tutela di ambiente e legalità;

5) perché, come ha ammesso anche il vicepresidente della Regione Lazio, il mega-aeroporto impatta su un area di grande importanza archeologica e sottoposta a specifici vincoli;

6) perché l'opera è tuttora addirittura priva di adeguata definizione quanto a collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo, che nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono né la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3.000 metri, né il suo orientamento" (ed al riguardo si aggiunga che il "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra disassata di 10 gradi verso nord o sud");

 7) perché anche i più scalmanati fautori dell'opera sono costretti ad ammettere che l'attuale pista del sedime viterbese e il suo stesso orientamento rendono irrealizzabile il mega-aeroporto, che peraltro confliggerebbe con attività ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare;

8) perché si è arrivati all'assurdo di affidare la verifica della realizzabilità dell'opera alla stessa società Adr (Aeroporti di Roma) già principale corresponsabile di quanto avviene a Ciampino, società Adr che peraltro sarebbe verosimilmente la principale beneficiaria della realizzazione del mega-aeroporto è a tutti evidente l'inammissibilità di affidare la verifica attuale della fattibilità del mega-aeroporto a Viterbo (e in prospettiva la sua eventuale gestione) a chi già ha provocato quanto avviene a Ciampino;

9) perché la reale attuale mancanza di adeguate infrastrutture di collegamento tra Viterbo e Roma rende di fatto insensata la realizzazione dell'opera, come ammesso dallo stesso presidente dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile);

10) perché qualora la lobby politico-affaristica fautrice del mega-aeroporto procedesse nella sua azione in flagrante violazione delle vigenti normative europee, nazionali e regionali, vi sarà l'intervento delle competenti magistrature italiane ed europee in ogni sede amministrativa, civile e penale che impedirà che si realizzi un'opera palesemente fuorilegge, nociva e distruttiva.

 

Egregio sindaco, gentili consiglieri,

I cittadini di Viterbo non possono accettare che per il profitto di una ristretta lobby affaristica sia realizzato un ennesimo scempio per l'ambiente, un ennesimo attentato alla salute delle persone, un ennesimo sperpero del pubblico denaro, un ennesimo danno all'economia, al territorio e alla comunità viterbese.

Vi preghiamo quindi di voler tener conto della considerazioni qui elencate, e di assumere infine una posizione ragionevole e coerente con i vostri obblighi di pubblici amministratori investiti del compito di operare nel pubblico interesse e nel rispetto delle norme in vigore.

Ringraziandovi per l'attenzione ed auspicando il prevalere della responsabilità, della legalità, del bene comune, vogliate gradire un cordiale saluto  

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti 

Per informazioni e contatti:

 e-mail: info@coipiediperterra.org

sito www.coipiediperterra.org

 

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