VITERBO (UNONOTIZIE.IT) La città di Viterbo, al tempo in cui vi risiedeva il Papa, era vista come il centro della cristianità dall’intera Europa. Perciò famiglie importanti legate alle monarchie europee costruirono qui i loro palazzi che erano anche una sorta di ambasciata per quei paesi.
Così nella p.za S. Silvestro (ora Gesù) fu eretta la casa del Borgognone (proveniva dalla Borgogna), in via San Lorenzo la casa dei Vico, in piazza della morte quella dei Maganzesi ( da Magonza), in p.za S. Carluccio quella dei Cocco (dalla Germania), in via San Pellegrino quella degli Alessandri (dalla Francia), in piazza Fontana Grande quella dei Gatti (dalla Bretagna). Furono realizzati anche tre “ospedali” per dare ricovero ai pellegrini che venivano in città: a fianco della chiesa di Santa Maria Nuova, alle dipendenze della chiesa di San Pellegrino e di fronte a S: Maria in Gradi.
Il percorso dei pellegrini attraversava il centro antico: saliva sul colle del Duomo per via S. Clemente, interessava una parte di via S. Antonio fino a P.za Nuova (ora della morte), via S. Pellegrino, del Borgolungo e, attraverso via S.Biele, arrivava alla Grotticella.
Di questo esistono ancora testimonianze architettoniche significative e fonti storiche.
Tuttavia a fronte di ciò appare molto riduttivo il ruolo assegnato al quartiere storico della città nell’ambito delle iniziative riguardanti la via Francigena.
Per questo
La sezione di AK offre dunque la propria disponibilità alla Amministrazione Comunale per collaborare su questo obiettivo
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