Il rispetto degli impegni presi e un notevole piano anticrisi che investe risorse proprie nel sostegno delle famiglie e delle imprese sono i due punti fondamentali sottolineati da una serie di dati espressi in conferenza stampa di fine anno.
Fanno parte del primo impegno la politica attivata per gli anziani (70 milioni di euro), per il Progetto non-autosufficienza (58,7 ml) e per lo stesso piano sociosanitario che mette gli anziani al centro dell’attenzione (ha sede nel capoluogo l’Agenzia Nazionale per l’Invecchiamento). Poi, l’entroterra e il Piceno che hanno visto l’accordo di programma dell’Appennino e il Progetto Speciale già avviati. Un terzo impegno è stato preso nel 2008 per i giovani, con un piano antiprecariato (per 1.500 unità) l’inglese a scuola (per 2000 ragazzi) la legge su oratori e centri di aggregazione e il piano casa con i buoni casa per le coppie (200 ml). Infine, quarto impegno, l’apertura a est con la sede dell’Iniziativa Adriatico Ionica a Ancona e i progetti paese d’internazionalizzazione, oltre all’Istituto Relazioni con l’Oriente in vista delle celebrazioni dell’Unità d’Italia e di Padre Matteo Ricci.
Positiva la serie di dati diffusi a fine anno: scendono gli infortuni sul lavoro cresce il PIL pro capite mentre “tengono” nonostante la terribile congiuntura l’export Marche (-9%) la disoccupazione (+1.8%), per cui il governo regionale, preoccupato anche dalla crisi del settore meccanico che ha fatto superare per la prima volta
Insieme alla pressione fiscale (i tributi manovrabili -2,95%), il debito da 1277 ml a 1272, è sceso sotto la media delle altre Regioni italiane, si è ridotto il peso dei propri tributi e si è addirittura azzerato il disavanzo in Sanità. Con un rating positivo A+, massimo tra le Regioni, sono state reinvestite risorse primarie per Sicurezza (1.998 euro pro capite), Sviluppo (147 euro) e Territorio (232).
A fronte di una linea di “resistenza” per il 2009, la giunta vuole mantenere gli impegni per il Fondo di tutela al Lavoro e alla Coesione Sociale; per la massima liquidità del sistema regionale; per un piano di investimenti anticrisi di oltre 7 miliardi e per l’internazionalizzazione. In particolare con:
- il Fondo di Solidarietà per il Lavoro (5 ml);
- per le fasce deboli (5 ml),
- per gli ammortizzatori sociali (47 ml)
- per il piano di coordinamento fra banche, imprese, forze sociali e istituzioni per la lotta al carovita e la difesa dell’economia reale.
Gli investimenti in essere possono essere così riassunti:
- 4,8 miliardi di euro per le infrastrutture.
- 75 ml per la banda larga,
- 1,2 mld per l’innovazione e lo sviluppo (DUP).
- 560 ml per le infrastrutture sanitarie.
- 200 ml per il piano casa e 122 ml per migliorare le infrastrutture scolastiche.
Commenti |
||
nessun commento... |