L’Italia flagellata dal maltempo, ma è normale? Solitamente questo è il periodo delle grandi perturbazioni di fine autunno. Da sempre in passato tra ottobre e dicembre in Italia ci sono state situazioni a rischio per piogge violente e a volte persistenti, ma mai così forti, questo è vero!
Le precipitazioni di questi giorni sono sembrate più adatte alle zone tropicali che non alle nostre temperate. In effetti tutto questo si può definire una estremizzazione dei fenomeni meteorologici di cui abbiamo sempre parlato, ma che ancora in Italia non ne avevamo avuto la dimostrazione pratica. Ahimè anche da noi cominciano i guai dovuti al riscaldamento globale che comporta maggiore evaporazione dei mari, più piogge, nubifragi e comunque scatena quella che in fisica si chiama reazione termodinamica. Ma nel futuro non avremo solo piogge e uragani, anche lunghi periodi di siccità come sta accadendo da tre anni in Australia. E’ il caso di pensare di avviare un piano serio di adattabilità ai vari fenomeni che caratterizzeranno sempre di più il nostro futuro. E il nostro Governo invece di preoccuparsi di questi scenari futuri e, quindi accettare la riduzione del CO2, tenta di difendere gli interessi della lobby industriale che così è ancora autorizzata ad ammorbare l’aria e ad emettere in abbondanza gas serra. Gas serra che sarà sempre di più colpevole di attivare un infernale meccanismo fisico che produrrà grandi disastri climatici, con costi altissimi economici e di vite umane.
Accademia KRONOS
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