Questo il quadro della situazione, cinque le strade chiuse: Bomarzese, Valle del Vezza, Valle del Mignone, Valle di Bagnoregio e Valle del Tevere. Venti le frane rilevanti e centinaia i piccoli smottamenti in tutta la provincia.
“Ci siamo immediatamente attivati – dicono il presidente Alessando Mazzoli e l’assessore alla Viabilità Antonio Rizzello - per limitare i disagi. Su tutto il territorio è presente il personale stradale della Provincia e la polizia provinciale per supportare la viabilità. Viste dimensioni degli eventi
Solo per ripristinare la situazione viaria, comprendendo quindi i costi per l’impiego di imprese esterne a supporto del personale della Provincia, si quantificano circa 300mila euro di spese.
“Appare evidente – continuano Mazzoli e Rizzello - che alla fine dello stato d’emergenza ci dovrà essere una ricognizione dei danni provocati dal maltempo, compresi i necessari interventi di messa in sicurezza che a oggi non sono quantificabili. Fin da ora possiamo però ritenere che sarà necessario richiedere a enti sovraordinati finanziamenti speciali”.
A questo proposito la giunta provinciale ha immediatamente deliberato lo stato di calamità, indicando l’esigenza improcrastinabile di risorse straordinarie per l’emergenza.
“Va sottolineato – concludono Mazzoli e Rizzello - che le principali situazioni di pericolosità sono state oggetto di un finanziamento straordinario da parte della Provincia di Viterbo mediante l’accensione di un mutuo per un milione e mezzo di euro, che prevede opere di manutenzione straordinaria delle strade provinciali Nepesina, Teverina, della Valle del Mignone. Inoltre già sono stati aggiudicati interventi per circa un milione di euro che verranno realizzati nelle prossime settimane e che riguardano le altre priorità viarie provinciali quali
M. Lozzi
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