Il nubifragio ha provocato allagamenti e momenti di pericolo in molte zone della provincia di Roma e del Lazio. Vasti allagamenti a Civitavecchia dove ha straripato il fosso della Fiumaretta provocando la chiusura dell'Aurelia. Durante il nubifragio alcune persone sono state tratte in salvo. In alcune zone della città i pompieri hanno trovato anche mezzo metro d'acqua. Disagi anche al porto dove due navi di linea, provenienti da Cagliari e Palermo, e una nave da carico sono rimaste bloccate per alcune ore senza poter attraccare a causa della burrasca con il mare che ha raggiunto forza 8. Forti le raffiche di vento che hanno superato i 70 chilometri orari. Nella Tuscia lo straripamento di fiumi e torrenti ha reso necessario l'evacuazione di alcune case. Una nuova allerta meteo sui fiumi dell’Alto Lazio è prevista per le prossime 24-36 ore. A seguito del nubifragio il fiume Fiora ha raggiunto il livello di 6 metri e 68 centimetri. A Tarquinia il fiume Marta ha toccato il livello di 7 metri e mezzo. Più a sud il Mignone ha registrato punte di 7 metri e 68 centimetri. Interessato anche il Tevere, una piccola piena del suo affluente Paglia dovrebbe portare un aumento dei livelli.
A seguito del nubifragio è rimasta bloccata la strada statale Aurelia al km 74, in località la Scaglia, per lo straripamento del fosso della Fiumaretta. Il traffico stradale in direzione Tarquinia lungo la via Aurelia, nel tratto nord di Civitavecchia, è stato deviato attraverso la zona industriale della città.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti anche a Ostia, dove sono caduti rami e alberi. Numerosi gli interventi dei pompieri per allagamenti di locali al pian terreno o sotterranei in varie zone della costa e dell’entroterra.
M. Santoni
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