Le gravissime osservazioni della Corte dei Conti, bocciano sonoramente la gestione degli amministratori di centro-sinistra, ai quali non resta da fare altro che dimettersi.” Così si esprime il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Fabiola Talenti, dopo il movimentato consiglio comunale di ieri sera, durante il quale ha preteso che fosse data lettura dell’intero documento della magistratura contabile.
“Nonostante la bagarre messa in atto per non farci parlare - dice la Talenti- sono riuscita a far leggere integralmente il documento della Corte dei Conti, nel quale sono indicate chiaramente le violazioni di legge relative al conto consuntivo 2006.
Da anni denunciamo pubblicamente, le rocambolesche alchimie contabili messe in atto da questa amministrazione. I gravissimi rilievi operati dalla magistratura contabile, avvalorano purtroppo le nostre previsioni.
Invano, nel passato, abbiamo invitato l’amministrazione di Montalto di Castro ad una più oculata gestione dell’immenso patrimonio disponibile.
Risulta impensabile e inaccettabile, che la maggioranza non solo non abbia saputo gestire gli ingenti fondi, ma sia giunta ad applicare delle esose tasse per le tasche dei cittadini, pur di rastrellare fondi con i quali riempire bilanci deficitari.
Le gravi irregolarità contabili, puntualmente riscontrate dalla Corte dei Conti nella sua deliberazione numero 53 del 15 luglio 2008, sono una sonora bocciatura per questi amministratori, ai quali non resta da fare altro che dimettersi.”
Nel documento della Corte dei Conti, si legge fra l’altro che “l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, avendo quest’ultimo carattere di presunzione, non poteva essere effettuata per finanziare spese di investimento”.
Inoltre, la Corte dei Conti, in un altro passaggio significativo sostiene che “con l’applicazione dell’avanzo accertato 2004 alla gestione 2006, tra l’altro in conto capitale, si è contravvenuto alle norme previste dal TUEL e compromesso seriamente gli equilibri di bilancio, in quanto basato su poste non riaccertate e quindi non utilizzabili.”
Infine, la magistratura contabile sostiene che “in sede di previsione 2006, sono stati sovrastimati gli accertamenti e i corrispettivi impegni, con il risultato di contravvenire al principio di veridicità, principio a cui ogni bilancio deve uniformarsi.”
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