Dopo la nomination al Budapest Film Festival altro importante riconoscimento per questa singolare opera audiovisiva girata interamente nella Tuscia. Il video musicale tratta la grave compromissione della vita sul pianeta; alcuni esseri umani si iniziano a porre dubbi e domande ma non trovando risposte nella dimensione umana tentano di cercarle nell'altra, quella divina. La risposta sarà univoca, potente, sorprendente.
Volutamente
costruito tornando alle origini della sceneggiatura di genere musicale
con le immagini prevalentemente attinenti al contenuto dei testi, il
video si fonda su due pilastri portanti: in primis il rispetto per la
natura e la vita messe a serio rischio dall 'inquinamento dell'aria,
dell'acqua e della terra attraverso lo smaltimento incontrollato dei
rifiuti e l'uso di pesticidi; per secondo, ma non meno importante, il
dialogo tra le religioni basato non sull'essenza "distorta" dall 'odio ma
sull 'amore universale tra gli uomini, e tra essi e la natura.
Il videoclip è girato nei territori di Montefiascone, Bagnoregio, Viterbo, Caprarola e Ronciglione per le vedute paesaggistiche ed i particolari sui laghi di Vico e Bolsena; a Vetralla sono state girate le scene ambientate nella cripta della chiesa di S. Francesco e le immagini “live” del concerto eseguito in occasione della rassegna “Bridgestock”, scherzosamente ispirata alla leggendaria Woodstock del '69, organizzata presso la chiesa della Madonna del ponte (appunto Bridge) in occasione della relativa festa. Tratto dall 'album SpazioTempo, prodotto da Videoradio, il brano è eseguito dagli Arvenhum, band “Made in Tuscia” composta da Marcello Pesciaroli (composizione musicale, chitarra ritmica e coro), Massimo Despini (voce), Stefano Porfiri (batteria), Emanuele Pierosara (chitarra solista) ed Emiliano Mancinelli (basso). Il video si è avvalso della partecipazione di Benedetta Zappa, Kevin Despini e del supporto professionale di Monica Fortini (stilista), Michele Nencini e Ilia Formica (Make Up Artist) e Massimo Marino (riprese con Kevin).
Quando mi è stata proposta la direzione del videoclip – dichiara Agostino Cecchini – colpito dalla frase “e vedo il mondo che si butta via” citata nel brano l'ho vista subito come un 'ottima opportunità di sensibilizzare l'opinione pubblica su temi delicati ed importanti quali sono il rispetto della natura e il diritto alla vita; allo stesso tempo un’occasione per far conoscere alcune bellezze della Tuscia messe in contrasto alle sopracitate “bruttezze”della nostra era.
I
riconoscimenti ottenuti ai festival internazionali di Parigi, New York,
Mosca, Monaco, Svezia, Slovacchia, Texas e altri ancora rappresentano un
risultato oltre ogni aspettativa per cui, come si suol dire,
complimenti a tutto lo staff. Parlando di Tuscia e dei suoi talenti
musicali ovviamente non si può non pensare a Marco Mengoni, dopo
l 'ultima esperienza sanremese ancora più immenso. Ma è importante
ricordare e supportare anche quegli artisti di altrettanta comprovata
bravura (e nel viterbese ce ne sono tanti) che non hanno raggiunto
quegli elevati livelli di notorietà per minor fortuna o per scelta.
Riconoscimenti:
- Nomination
Budapest Film Festival* (Ungheria) *ancora in concorso per la finale
- Finalista
Tatra International Film Festival (Slovacchia) - International Music Video Awards (Ungheria)
Roma Music Video Awards, Roma (Italia) - Euro Video Song Awards, Parigi (Francia) -
Budapest Film Festival* (Ungheria) - London Music Video Awards* (Regno Unito)
- Semifinalista
Sweden Film Festival (Svezia) - Lulea International Film Festival (Svezia)
International Sound Award, New York (Stati Uniti) - Monaco Music Video Awards (Germania)
Eurasia International Film Festival, Moscow (Russia)
- Selezione ufficiale
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