Nell’ambito del riuscitissimo convengo internazionale svoltosi a San Martino al Cimino il 6 e 7 novembre di quest’anno sull’influenza della civiltà Egizia sui popoli del Mediterraneo, si è scoperto che, a causa dei nuovi tagli economici verso la ricerca scientifica, molte campagne italiane di scavi archeologici dovranno chiudere. Tra queste quella ai confini con l’Egitto dei Faraoni a Gebel Barkal in Sudan. Accademia Kronos, compresa l’importanza di questa operazione di scavi in Sudan, è intervenuta per salvarla e con l’università di Torino, tramite il prof. Roccati docente di egittologia, ha siglato un accordo per il finanziamento e la gestione di questo importante cantiere archeologico.
Il cantiere di scavi del sito di Gebel Barkal, iniziato alcuni decenni fa dall’Università di Torino, a dicembre di quest’anno sarebbe stato chiuso definitivamente. -” Sarebbe stato un danno incalcolabile per la conoscenza del passato dell’uomo chiudere questa importante sede di scavi”- ha commentato il prof. Alessandro Roccati, docente di egittologia nelle due università di Torino e di Roma, - “Il sito archeologico di Gebel Barkal situato nel Sudan settentrionale presso la città di Karima, a circa 400 Km da Khartoum, sta rilevando un aspetto nuovo della civiltà Meroitica, sconosciuta dai più, ma di grande importanza storica per la sua vicinanza con l’Egitto.”- I meroitici furono sottomessi dai Faraoni tra il 1500 e il 1100 a.C., ma poi, nel VIII secolo, si ribellarono e sconfissero gli eserciti egiziani conquistando la loro terra fino a Menfi. La capitale di questo sconosciuto Stato a confine con l’Egitto dei Faraoni era Napata. Questa campagna scavi fino ad oggi ha portato alla luce imponenti templi e palazzi dell’epoca, nonché manufatti di grande valenza scientifica e storica.
Accademia Kronos per sostenere i costi di questa campagna scavi ha chiesto ai suoi oltre 10.000 soci in Italia di sottoscrivere un’obbligazione di € 10 a socio. Oltre a ciò chiederà un aiuto economico anche alle fondazioni bancarie, alle istituzioni, alle industrie e ai privati della Tuscia.
A febbraio del prossimo anno pertanto riprenderanno i lavori in Sudan, ma questa volta sotto l’egida di Accademia Kronos Viterbo e dell’università di Torino. Per la città di Viterbo tutto questo è molto importante perché , tra un paio di anni Accademia Kronos, prevede di allestire a Viterbo una mostra unica al mondo capace di mostrare al pubblico vasellame ed altri manufatti di inestimabile valore scientifico. Sarà un’occasione per far arrivare nella Tuscia studiosi da tutto il Mondo.
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