Nel Consiglio Comunale del 13 giugno 2006 allegato alla pratica per la perimetrazione del Parco dell’Arcionello era presente la carta tecnica della zona individuata dall’Amministrazione, una composizione del parco naturale su cui tutti erano d’accordo e che rinviata l’approvazione in quella data, non certo per nostra volontà, ci troviamo ancora oggi a discutere.
Certamente sarebbe stato meglio, procedere ad inviare al Consiglio Regionale del Lazio la scelta effettuata dall’Amministrazione di Viterbo prima che la stessa Regione prendesse in esame una propria proposta.
Finora non è stato possibile, oggi possiamo finalmente formalizzare la nostra proposta e farla arrivare all’Assessorato regionale “Ambiente e Cooperazione tra i popoli” per la conoscenza e il seguito di competenza, anche in considerazione che in Regione al momento sono stati fatti diversi passi avanti rispetto a noi, ma vogliamo recuperare e partire alla pari.
Abbiamo il diritto e il dovere di sederci ad un tavolo tecnico con i tecnici regionali per poter esprimere il nostro parere sul nostro territorio, dobbiamo considerare e tutelare importanti opere viarie ed infrastrutturali che incidono all’interno del futuro parco, opere come il semianello a cui la città non può assolutamente rinunciare.
Dobbiamo avere la possibilità di discutere sulla denominazione definitiva dell’area: Area Protetta? Parco naturale? Riserva naturale?
Da questa definizione potrebbero anche derivare o meno i fondi necessari alla gestione, senza gli stessi difficile pensare che le Amministrazioni Comunale e ritengo anche Provinciale possano fare fronte a tale incombenza.
Abbiamo il diritto di pianificare il nostro territorio e riteniamo che l’approvazione della perimetrazione proposta dall’Amministrazione Comunale con le riserve relative alle opere che vi incidono, vada in questa direzione.
Enrico Maria Contardo
Capogruppo PdL di Viterbo
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