L'Enac e il Comune confessano: non e' possibile realizzare il mega-aeroporto a Viterbo, poiche' l'orientamento della pista non lo consente
Il 14 novembre 2008 la stampa riferisce che dopo anni di menzogne, mistificazioni, imbrogli, omissioni, deliri, illeciti e furfanterie di ogni genere, finalmente l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) rivela che l'orientamento della pista del sedime aeroportuale di Viterbo non consente la realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma; ne consegue che la popolazione di Viterbo (come quella di Ciampino - cui si e' voluto far credere che i voli che attualmente avvelenano quella citta' sarebbero stati spostati a Viterbo) e' stata lungamente, protervamente ingannata, che la propaganda della lobby politico-affaristica del mega-aeroporto era menzognera e mistificante, che era falso che a Viterbo vi fossero le "condizioni tecniche" per realizzare in quattro e quattr'otto quell'opera dissennata e scellerata.
Citiamo testualmente dal quotidiano "Il messaggero" del 14 novembre 2008:
"Aeroporto, la pista cosi' non va. Prima riunione della cabina di regia e prima tegola sullo scalo viterbese. C'e' da spostare una pista. Lo ha confermato ieri l'Enac nel corso dei lavori della cabina di regia, convocata dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli. La pista del costruendo aeroporto cosi' non va, in quanto interferisce con il poligono militare di Monte Romano".
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Il giorno dopo, il 15 novembre 2008, la stampa riferisce che l'assessore del Comune di Viterbo che e' stato punta di lancia della lobby aeroportuale confessa che sapeva gia' che vi era questo decisivo impedimento, e ciononostante la lobby di cui e' espressione per anni ha condotto una campagna propagandistica all'insegna del "tutto va bene, signora la marchesa" secondo la quale Viterbo aveva condizioni ottimali per la realizzazione della sciagurata opera.
Citiamo testualmente dal quotidiano "Il messaggero" del 15 novembre 2008:
"Il problema e' venuto fuori ufficialmente soltanto durante la cabina di regia di ieri l'altro ed e' stato posto dai tecnici dell'Enac. 'La pista non e' buona? Noi lo sapevamo'. Aeroporto, clamorosa conferma dell'assessore Giovanni Bartoletti: 'E' tutto da rifare'". E piu' sotto: "E adesso si scopre che tutti sapevano, ma finora nessuno ha parlato".
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In verita' era gia' ben noto che non solo la pista dell'attuale sedime aeroportuale non era affatto utilizzabile per un mega-aeroporto, ma anche che l'orientamento della stessa non consentiva la realizzazione dell'opera.
E ad esempio anche il nostro comitato lo aveva segnalato nella lettera aperta al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, in cui elencando "dalla a alla z" tutti i principali palesi ed insormontabili impedimenti ad un'opera cosi' folle e criminale come il mega-aeroporto, al punto "n"
avevamo ricordato, testualmente citando piu' fonti, anche "...l'impossibilita' oggettiva di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud".
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Con questa definitiva confessione da parte dell'Enac e dell'assessore del Comune di Viterbo, se fossimo in un stato di diritto la partita dovrebbe essere conclusa: quell'opera nociva e distruttiva, quel mega-aeroporto che devasterebbe l'area termale del Bulicame, quel mega-aeroporto che provocherebbe enormi danni a fondamentali beni ambientali, culturali, terapeutici, economici, scientifici, sociali, quel mega-aeroporto che danneggerebbe gravissimamente salute e sicurezza della popolazione viterbese, quel mega-aeroporto che costerebbe un immane sperpero di soldi pubblici, quel mega-aeroporto che viola leggi italiane ed europee ed e' in flagrante contraddizione col piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, ebbene, quel mega-aeroporto non puo' e quindi non deve essere realizzato ne' oggi ne' mai, e chi ha sostenuto il contrario ha mentito sapendo di mentire, ha ingannato sapendo di ingannare, ha imbrogliato sapendo di imbrogliare.
In uno stato di diritto, in un paese civile, in una democrazia in cui vigesse il principio di legalita' e fosse persuasione condivisa il dovere dell'onesta', ebbene, del mega-aeroporto a Viterbo non se ne parlerebbe piu', se non a perpetua vergogna della lobby che voleva imporre un gigantesco sperpero di soldi pubblici per provocare enormi danni al pubblico bene, per avvelenare la popolazione e distruggere il territorio e le sue risorse.
Ma purtroppo in questo reale nostro paese al peggio non c'e' mai fine, e quindi la lobby politico-affaristica del mega-aeroporto tentera' ancora, come gia' ha tentato, di persistere nel suo sciagurato tentativo, con ulteriori mistificazioni, con ulteriori garbugli, forte di tante, troppe complicita'.
E sara' quindi necessario per i viterbesi onesti e solleciti del pubblico bene continuare ad opporsi, con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la forza della legalita'.
Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Per informazioni e contatti:
e-mail: info@coipiediperterra.org
sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: antonella.litta@libero.it
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