“La qualità e il valore del patrimonio sequestrato in provincia di Caserta, Latina e a Roma a seguito delle indagini svolte dalla questura di Latina sono impressionanti. Non solo grandi ville, appartamenti, autorimesse, magazzini e negozi. Ma anche 2 società immobiliari, 11 terreni e una quota di partecipazione in una società agricola. Davanti ai risultati di questa operazione, coordinata dal questore Nicolò D’Angelo, deve scattare nelle istituzioni la massima allerta”. Lo dichiara Enrico Fontana, Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio.
“Non si può dimenticare - dice Fontana - che con le società immobiliari si entra nel mercato delle costruzioni, mentre con aziende e terreni agricoli si può inquinare il settore produttivo”.
“Ho già sollecitato in altre occasioni - ricorda Fontana - l’urgenza di definire strumenti efficaci di controllo e monitoraggio di tutte le risorse pubbliche che possono essere oggetto di tentativi di infiltrazioni mafiose. Dopo quest’ultimo episodio di cronaca, che conferma quanto siano consistenti le risorse finanziarie di origine sospetta in circolazione nel Lazio, è ancora più urgente che la politica faccia fino in fondo il proprio dovere, affiancando le forze ordine e la magistratura nell’attività di contrasto alle organizzazioni mafiose”.
“Soprattutto per queste ragioni - conclude Fontana - ulteriori ritardi nella convocazione del Consiglio regionale straordinario sulle infiltrazioni mafiose non sono più giustificabili. A questo punto non ci deve essere alcun timore e non c’è nessuna giustificazione plausibile per non convocare quanto prima l’Aula della Pisana”.
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