Ultime news - UnoNotizie.it - La pubblicazione del Documento Unico di Programmazione 2016/2018 per la razionalizzazione dell’ amministrazione economica finanziaria di Roma Capitale mette a rischio il futuro di scuole dell’infanzia e asili nido.
Oltre 500 pagine di “missioni”, che dovrebbero essere attuate dai commissari ma già pianificate dalle precedenti amministrazioni politiche, in cui asili nido e scuole dell’infanzia si trasformano in zavorre da espellere insieme alle circa 5.000 lavoratrici precarie del settore.
Gli indicatori gestionali mostrano in alcuni Municipi della capitale una preoccupante carenza di asili nido e scuole dell’infanzia, malgrado la costante diminuzione della popolazione di età tra 0 e 6 anni. Se per la scuola d’infanzia, vista una carenza di fondi di 12.375.000 per la copertura dei relativi costi, il DUP propone di cedere agli istituti comprensivi statali la gestione di 90 sezioni, in un’ottica di graduale cessione allo Stato di tutto il servizio, per i nidi la cessione sarà verso il sistema privato: 17 strutture pubbliche verranno affidate a terzi.
Tuttavia non sarà questa la soluzione alla mancanza strutturale di risorse economiche per Roma Capitale. Nello stesso DUP si evidenzia una carenza di 4.400.000 euro per i nidi privati “autorizzati e accreditati” e di 750.000 per quelli in project financing.
Questi servizi vivono grazie al lavoro e alla professionalità di chi vi opera. Per questo l’USB sostiene che non si debba precarizzare il lavoro, ridurre gli stipendi e squalificare i servizi, ma occorre dar vita ad un piano nazionale straordinario di assunzioni, come garantito per la scuola statale; occorre assicurare il rispetto delle retribuzioni in misura equa e dignitosa, come previsto dalla Costituzione; occorre garantire l’accesso ai servizi educativi collocandoli nel sistema nazionale dell’istruzione e dell’educazione.
Per dare vita ad una prima giornata di mobilitazione a difesa dei bambini, delle insegnanti, delle educatrici e delle famiglie, l’USB dà appuntamento per domani, 13 gennaio, all’assemblea presso la sala della Protomoteca in Campidoglio in cui sostenere le necessarie iniziative di lotta.
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