I




Ultime news - Unonotizie.it - In seguito all'abbandono della soglia minima di cambio franco-euro, i grandi distributori elvetici hanno abbassato i prezzi dei cosmetici e dei prodotti alimentari. Tuttavia la Svizzera rimane "un'isola dei prezzi elevati". È quanto emerge - sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - dall'ultimo rilevamento dei prezzi pubblicato oggi dall'Alleanza dei consumatori che dal 2010, raggruppa le tre grandi associazioni del Paese: l'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI), la Fédération romande des consommateurs (FRC) e la Stiftung für Konsumentenschutz (SKS).

Così finisce un mito per i nostri transfrontalieri: il pieno carburante in Svizzera. Mentre per gli svizzeri continua ad esser conveniente far la spesa oltre confine.
 In questo ultimo settore le differenze tra la Confederazione e i Paesi vicini restano considerevoli: tra la Svizzera tedesca e la Germania lo scarto è del 76%, tra la Romandia e la Francia dell'80% e tra la Svizzera italiana e l'Italia addirittura del 142%.

Inoltre, tra l'agosto del 2014 e l'aprile del 2015, le riviste vendute in Svizzera non hanno subito alcun calo dei prezzi, salvo nel Canton Ticino (-2,8% appunto), precisa l'Alleanza. In Romandia e nella Svizzera tedesca, le tariffe delle riviste sono persino aumentate rispettivamente dello 0,7% e dello 0,4%.
 Nel periodo in rassegna, le grandi catene di vendita al dettaglio hanno invece abbassato i prezzi dei prodotti cosmetici provenienti dalla zona euro: -8,5% presso Migros, -6,5% presso Coop e -5,8% presso Manor. Nell'alimentare, i cali sono un po' meno importanti: -5,1% nei negozi Denner, -3,7% in quelli Migros e -3,3% in quelli Coop.

Questa flessione dei prezzi non colma tuttavia gli scarti tra la Svizzera e i Paesi vicini. I cosmetici sono infatti tra il 73% e l'80% più cari sul suolo elvetico rispetto alla Germania, tra il 28% e il 35% più elevati rispetto all'Italia e alla Francia. Nel settore alimentare, la differenza è del 40% con la Francia e la Germania e del 15% con l'Italia.
 Nell'abbigliamento, i consumatori pagano sempre il 46% di più rispetto agli Stati vicini. Da notare che quest'ultimo settore è maggiormente dipendente dal dollaro.

E così gli svizzeri perseverano nell'abitudie di attraversare la frontiera per fare la spesa tanto che l'Alleanza dei consumatori ha sottolineato che "Tenuto conto delle differenze constatate, uno sforzo deve essere fatto per frenare il turismo degli acquisti".
 Per realizzare lo studio, sono stati paragonati i prezzi di vari prodotti venduti nei grandi magazzini a fine aprile/inizio maggio 2015, ovvero a 100 giorni dalla fine della soglia minima di cambio, con quelli dell'agosto 2014.
 

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Attualità

Montefiascone: sabato la presentazione del libro sui carabinieri

Montefiascone: sabato la presentazione del libro sui carabinieriSabato 30 novembre, alle ore 17,...

Domenica 1 dicembre gratis a Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante

Un’occasione da non perdere per visitare Villa Lante il meraviglioso parco con i suoi giardini...

VITERBO: CAMMINANDO DAL RESPOGLIO ALLA QUERCIA SOTTO AL PERGOLATO

Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La...

MAFIA CHE AVANZA / a Civitavecchia, Tarquinia, Tuscania, Montalto e Viterbo pericolosi riciclaggi

Ultime news - Unonotizie.it - Le infiltrazioni mafiose nel Lazio sono un fenomeno in continua...

Fantasia Flamenca: il 2 settembre nuove emozioni con Cantando a Santa Rosa

\"Semo tutti de \'n sentimento?\" Finalmente, più persone possono rispondere a questo richiamo...

Fantasia Flamenca per ascoltare le vibrazioni dell'anima nell'abbraccio di Piazza San Lorenzo

Nella prima foto Sabrina Faina, interprete LIS. A seguire Ester Veruschi  (LIS) ed altre foto...

Umbria, Terni: domenica ad Arrone una notte di grande musica

Arrone (TR) - Domenica 25 agosto a partire dalle 18:30, il suggestivo borgo di Arrone si...