Sala: "Sono molto contento che voi genitori ‘tutti’ dei bambini della V^ B chiariate che i vostri figli non hanno subito costrizioni dagli insegnanti ad assumere comportamenti contro il Ministro, all'interno della scuola."
“In questi giorni abbiamo visto democraticamente manifestare giovani studenti, insegnanti e genitori che si opponevano al cosiddetto Decreto Gelmini, poi diventato legge con la definitiva approvazione in Senato. La scuola di Bracciano ha avuto un’eccessiva notorietà negativa, sicuramente immeritata, e sono molto contento che voi genitori ‘tutti’ dei bambini della 5^ B della scuola primaria Tommaso Tittoni di Bracciano chiariate che i vostri figli non hanno subito costrizioni dagli insegnanti ad assumere comportamenti contro il Ministro Gelmini all'interno della scuola”. Con queste parole il Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, risponde alla lettera aperta inviatagli dai genitori della classe V^ B della scuola primaria ‘Tommaso Tittoni’, finiti al centro di numerose polemiche per una presunta recita ‘anti-Gelmini’ denunciata da alcuni Consiglieri comunali dell’opposizione.
Nella lettera inviata al Sindaco e ad altri Amministratori, i genitori lamentano come una tale notorietà abbia esposto i minori “ad un clima scolastico di tensione che mina la serenità dei bambini” e dichiarano: “I nostri figli non sono stati in alcun modo costretti dalle insegnanti ad imparare a memoria un copione anti-Gelmini, non sono state mai fatte prove per alcuna recita né alcuna recita ha mai avuto luogo. Inoltre, non è stato dato alle famiglie alcun volantino, tramite i bambini, che invitasse i genitori a partecipare al corteo di protesta sulla riforma della scuola”.
“La vostra dichiarazione - prosegue il Sindaco - sicuramente rasserena gli animi e riconduce all’opportunità di tenere con i bambini sempre comportamenti equilibrati, che non lascino possibilità ad alcuno di strumentalizzare le questioni. E a tal proposito - prosegue - mi lascia perplesso la decisione di ricorrere addirittura alle forze dell'ordine e ai media da parte di alcuni Consiglieri comunali che, in modo eccessivamente ‘scrupoloso’, hanno ritenuto di cogliere nella questione l'occasione per avere visibilità, anziché - conclude il Primo Cittadino - approfondire la supposta strumentalizzazione interloquendo con la direzione didattica e con gli insegnanti”.
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