Fornitura acqua VIterbo, ultime notizie Tuscia - L’incredibile comunicato del presidente della Talete che annuncia la chiusura delle forniture idriche agli “utenti morosi” lascia stupefatti. Prima di prendere decisioni in merito va accertata la reale morosità, ed i motivi che eventualmente l’hanno determinata, non escludendo nemmeno il comprensibile rifiuto o limitazione del pagamento di alte tariffe, sproporzionato al servizio offerto dalla società il cui deficit non è certo dovuto a qualche moroso ma ad anni di pessima gestione e di scelte legate alle convenienze politiche di cui tutti paghiamo le conseguenze.
A dimostrazione di ciò basta ripercorrere la vicenda “arsenico” : a tutt’oggi non esiste un piano convincente, sia tecnicamente che economicamente ,di intervento sul territorio viterbese ,per ora affidato solo ad interventi della regione ,con il solo utilizzo ( quando e se ci saranno ) di depuratori costosi e in qualche caso di dubbia efficacia. Questo a distanza ormai di anni dall’esplosione dell’emergenza!
Premettendo che il servizio idrico ha un costo e che l’acqua va pagata, non è accettabile la completa chiusura delle forniture ma il recupero con altri mezzi delle somme eventualmente dovute.
Il coordinamento regionale acqua pubblica del Lazio ,proprio in questi giorni ha partecipato ad una serie di incontri,presso la VIa commissione ambiente della regione, perché proceda speditamente l’iniziativa del referendum propositivo , da trasformare in legge, per la ripubblicizzazione e la riorganizzazione del servizio idrico nel Lazio , proposta sottoscritta da oltre quaranta comuni laziali e da circa 40.000 cittadini, per porre fine alle gestioni private e di carrozzoni come la Talete che diffidiamo dall’intraprendere azioni vessatorie contro gli utenti promuovendo, se necessario, azioni legali .
Si scrive acqua, si legge democrazia!
Francesco Lombardi
Referente viterbese del forum italiano dei
movimenti per l’acqua
info 320-6422827