L’incontro, moderato dalla giornalista Cinzia Dal Maso, vuole essere la giusta conclusione della mostra I predatori dell’Arte e il Patrimonio ritrovato. Storie del recupero, inaugurata in occasione delle Giornate Europee del patrimonio 2012 e allestita al piano nobile del Museo dal 29 settembre al 15 dicembre 2012.
Nella mostra veniva illustrato l’ingente patrimonio archeologico disperso a causa degli scavi di frodo fin dagli anni ’70 del secolo scorso e recuperato a seguito di un sequestro operato in Svizzera nel 1995.
La mostra, dopo il successo romano, sarà riproposta la prossima primavera nel Museo archeologico nazionale di Vulci e in estate nel Museo nazionale etrusco di Cerveteri.
La tavola rotonda, nel ricalcare il titolo della mostra, intende promuovere il dibattito scientifico che segue le fasi dell’esposizione e della divulgazione in una riflessione a più voci finalizzata allo scambio delle reciproche informazioni, al confronto, all’analisi dei problemi e delle criticità e soprattutto alla proposta delle possibili soluzioni e prospettive.
Partendo da queste considerazioni, la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale, in collaborazione con la Direzione Generale per le Antichità del MiBAC, ha previsto una articolata giornata di lavori con una partizione in due aree tematiche: quella dei risultati finora ottenuti nel campo del recupero e quella delle prospettive future, distribuite in due differenti sezioni di interventi del mattino e del pomeriggio.
Nella prima parte, dopo l’introduzione del Direttore Generale per le Antichità Luigi Malnati, sono previsti gli interventi volti ad evidenziare l’aspetto operativo della questione, mostrando il lavoro compiuto dalla Magistratura, dai Carabinieri TPC, dalla Guardia di Finanza e dagli archeologi del MiBAC.
Ascolteremo le parole del generale Roberto Conforti, già Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, di Guglielmo Muntoni, Presidente del Tribunale del Riesame di Roma, di Maurizio Fiorilli dell’Avvocatura Generale dello Stato, di Lynda Albertson dell’Association for Research into Crimes Against Art, del maggiore Massimiliano Quagliarella, Capo Sezione Operazioni Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e del maggiore Massimo Rossi, Comandante del Gruppo Tutela Patrimonio Artistico della Guardia di Finanza. Completeranno il quadro dell’analisi dei risultati i giornalisti Fabio Isman e Cecilia Todeschini.
La sessione pomeridiana, orientata invece alle prospettive future, alle linee di indirizzo e alle possibili soluzioni delle criticità emerse, vedrà la partecipazione di Alfonsina Russo, Soprintendente Archeologo per l’Etruria Meridionale, di Paolo Giorgio Ferri, Magistrato e consulente giuridico della Direzione Generale per le Antichità, di Jeannette Papadopoulos, Direttore del Servizio III della Direzione Generale per le Antichità, di Anna Maria Dolciotti della Direzione Generale per le Antichità, di Pier Giovanni Guzzo, già Soprintendente Archeologo per Napoli e Pompei, di Francesca Spatafora, Direttore del Servizio Parco Archeologico di Himera, e di Maurizio Pellegrini, funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria Meridionale.
Dopo gli interventi si aprirà la discussione per le considerazioni conclusive della giornata dei lavori assaggio dei vini elle cantine "Casale Cento Corvi e Castello di Torre in Pietra".
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