Roma ultime news www.UnoNotizie.it - Una battaglia, l'ennesima, quella dell’ultraottantenne Marco Pannella
giunto, per la prima volta il 16 dicembre, al settimo giorno di digiuno totale (fame e
sete) nella sua battaglia per l’amnistia e il diritto di voto dei carcerati.
Il leader dei Radicali ha accettato il ricovero in una
struttura ospedaliera ma corre comunque gravi rischi. A confermarlo anche oggi
il bollettino emesso dai medici che lo hanno in cura.
Nonostante l’allarme ripetuto Pannella va
avanti nella sua protesta nonviolenta (lo ha ripetuto anche questa
sera: «continuo assolutamente lo sciopero totale»), nell’attesa - come
ha riferito Rita Bernardini - che dalle istituzioni giunga
qualche elemento concreto. E sempre la parlamentare radicale eletta
nelle file del Pd si è fatta portavoce delle preoccupazioni dei medici:
se non interrompe il digiuno totale, Pannella ha davanti a sé solo poche
ore (di vita).
Una situazione che allarma la politica, scesa in campo per
manifestare solidarietà al leader radicale e anche per rimproverarlo.
Con l’invito anche alle istituzioni e al governo in particolare, di dare
risposte alle richieste di Pannella. Ignazio Marino del Pd, forte della
sue esperienza di medico, ha pregato Pannella di reidratarsi paventando il rischio della dialisi.
L'atteggiamento è trasversale come dimostrano le parole di Melania Rizzoli, deputata del Pdl: "Intendo esprime tutto il mio dolore e tutta la mia preoccupazione per
lo stato di salute nel quale versa Marco Pannella. Questa mattina alle 8
sono andata in ospedale ma il personale che lo sta curando, con
fermezza e gentilezza, mi ha comunicato che le condizioni generali di
Marco, giunto al settimo giorno di digiuno assoluto per protestare per
le condizioni dei detenuti nelle carceri del nostro Paese, destano
grandissima preoccupazione e che una emozione potrebbe essergli fatale. Come medico e come
parlamentare mi associo all'appello di Pannella affinché possano venire
meno i motivi della protesta che ne sta compromettendo la vita".