Roma, utlime news - UnoNotizie.it - Sono
inziate le grandi manovre all’ombra del Colosseo e come sempre del
Cuppolone per scegliere Sindaco e coalizione di Roma, “Capoccia der
monno infame”, come canta Antonello Venditti. “Io sono pronto e
convinto che ci si candida a Sindaco di Roma unicamente perchè, come
diceva Luigi Petroselli, si ama Roma e non per riempire un vuoto!
Questa città ricca di tesori apprezzati nel mondo è oggi in
ginocchio, depressa, non offre lavoro e futuro, è travolta dagli
scandali: merita però di essere a dimensione europea. Il nostro
Paese non uscirà dalla crisi senza il rilancio della sua Capitale”.
Ha le idee molto chiare il 56enne capo delegazione degli eurodeputati
del Pd nel gruppo ‘Socialisti e Democratici’ al Parlamento
europeo, David Sassoli, candidato alle Primarie per il Sindaco della
Capitale.
Incontro Sassoli, brillante giornalista Rai, a via
Tomacelli a pochi passi dalla centralissima e affollatissima via del
Corso che, oltrepassato Palazzo Chigi, finisce proprio sotto il
Campidoglio. “A chi mi ispiro? A quelle figure di grande qualità
del centro-sinistra, la stagione straordinariamente ricca di riforme
che cambiarono la vita delle persone”. Nota personale: suo padre fu
molto legato al sindaco di Firenze, l’intellettuale cattolico
Giorgio La Pira e suo suocero, il famoso urbanista Marcello
Vittorini, a Riccardo Lombardi. Sassoli prima di approdare alla Rai
per occuparsi di inchieste, in particolare di mafia, di cronaca e poi
condurre il Tg1, è stato al Giorno, il quotidiano fondato da Enrico
Mattei. “Della mia professione porterò l’occhio: lo scandalo
alla Regione Lazio non sarebbe emerso nelle sue drammatiche
dimensioni senza l’occhio attento del giornalista. Perciò metterlo
nella gestione di Roma non sarà affatto male!”.
Insomma è pronto
a lanciarsi in un’avventura per nulla facile, portandosi dietro e
dentro di sé un rilevante bagaglio di conoscenze. Cosa pensi della
cultura? Non ci pensa neanche un secondo. “La cultura? Serve
eccome! Può far mangiare meglio i cittadini romani”. Una risposta
asciutta e sintetica: anche a chi – l’ex-ministro dell’Economia,
Giulio Tremonti - tempo addietro diceva “la cultura non si
mangia!”. Poi, “ai romani lancio una sfida: li invito a farmi il
nome dell’assessore al Turismo! Roma è famosa nel mondo per i suoi
tesori d’arte e però non sono valorizzati a pieno: non c’e’ un
piano turistico e manca la tutela delle attività culturali”.
Cultura e turismo sono due settori da valorizzare che “come nelle
grandi metropoli europee - nota Sassoli - possono oltre che cambiare
l’immagine della Capitale nel mondo, essere fonte di posti di
lavoro”. Altre cose che ha in mente? “Roma ha bisogno assoluto di
trasparenza: ogni euro speso deve essere giustificato.
E’ questa la
premessa del mio programma elettorale! Poi penso a nuovi meccanismi
per la certezza di realizzazione di ogni opera, per la rotazione dei
funzionari e l’istituzione dell’anagrafe degli eletti
obbligatoria sul modello europeo: ce ne sono tante di cose da fare,
trasformare le periferie in città, per questo c’e’ bisogno di un
governo della città largo, civico e – conclude Sassoli - con una
squadra di altissimo livello”. Ma l’ambita poltrona del
Campidoglio piace a molti, a troppi forse: c’e’ il segretario
regionale Enrico Gasbarra, sponsorizzato dalla ‘eminenza grigia’
del Pd romano, Goffredo Bettini; Paolo Gentiloni, candidato dei
Neo-Liberal e Patrizia Prestipino, entrambi nell’area di Matteo
Renzi; Umberto Maroni dell’area vicina a Massimo D’Alema. E poi
due candidati eccellenti che rientrerebbero in un possibile accordo
Pd-Udc su Regione Lazio e Comune di Roma: l’attuale ministro Andrea
Riccardi e/o il costruttore Alfio Marchini. Ipotesi quest’ultima
che nonostante le smentite è ancora in pista. A tagliare di netto
con le inevitabili polemiche e contrapposizioni, l’idea di Matteo
Orfini responsabile della Cultura e Informazione del Pd, di una
candidatura autorevole: l’attuale sottosegretarioalla Coesione
Territoriale, Fabrizio Barca.
Si vedrà alle primarie: la sola procedura dalla quale uscirà il candidato sindaco. E infine tra i volti nuovi che entreranno in Campidoglio alcuni tra i dirigenti più attivi nei municipi e degli organismi dirigenti come Michela De Biase, Emanuela Droghei, Marco Tolli ed in particolare il responsabile della Comunicazione, uno con “le mani in pasta” nella cultura, Gianluca Santilli.
Carlo Patrignani
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