Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - “Gli
interventi per favorire l’innovazione previsti dal Decreto Sviluppo
sono ‘old innovation style’, centrati sulla grande impresa,
l’università e i grandi centri di ricerca e inaccessibili alle
micro e piccole imprese. L'innovazione, invece, nasce dal basso e
coinvolge molteplici attori, piccoli e grandi, tra cui le Pmi e i
cittadini”.
Lo
sottolinea il segretario provinciale di Confartigianato Andrea De
Simone “Rete Imprese Italia ha sollecitato modifiche alle misure
del Decreto riguardanti l’agenda digitale, i progetti di ricerca e
innovazione, le start up innovative, per renderle fruibili alle
aziende di piccole dimensioni”.
Secondo l’Associazione “le
misure del Decreto sviluppo non tengono conto della realtà
produttiva italiana costituita per il 99,4% da aziende fino a 50
addetti e delle opportunità che la diffusione delle tecnologie
digitali offre proprio per migliorare la competitività delle piccole
imprese. “Con i criteri del Decreto Sviluppo sulle start up
innovative, ad esempio, colossi come Apple, Microsoft e Facebook,
fondate da imprenditori non laureati, non avrebbero avuto il
riconoscimento di start up innovative” – continua De Simone.
Tra
le altre modifiche al Decreto Sviluppo, Rete Imprese Italia, tra cui
Confartigianato in prima linea, sollecita l’inclusione dei Consorzi
fidi non vigilati dalla Banca d’Italia nelle misure per rafforzare
la patrimonializzazione dei Confidi. Sono state chieste delle
modifiche anche sulla disciplina delle relazioni commerciali in
materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari,
recentemente modificata dal decreto legge 1/2012 (Crescitalia).