Viterbo ultime news - www.UnoNotizia.it - Sono riapparsi alla
Biennale di antiquariato a Roma gli affreschi del XV secolo scomparsi da
palazzo Spreca, nel cuore di Viterbo, sembra magia ma invece trattasi di losco traffico di beni artistici.
Spuntano due nomi ben noti agli
inquirenti: quelli dell’architetto Giovanni Fatica e di un altro
funzionario della Soprintendenza ai Beni culturali, Antonio Di Cioccio.Entrambi nel 2009 finirono in carcere nell’ambito dell’operazione Dazio,
accusati di concussione per avere facilitato lo svincolo paesaggistico
di alcune cave a favore di attività private e con la complicità e la
mediazione di un dirigente del Comune di Viterbo, Massimo Scapigliati. A suon di mazzette, ovviamente.
I due nomi compaiono,
negli atti di cessione dell’edificio storico, dismesso dal patrimonio
comunale a partire dal 1989. Pare che i vincoli fossero stati
tolti prima della vendita, è questa la circostanza su cui la Procura di Viterbo sta investigando con l'obiettivo di fare emergere novità di spessore su questo mercato clandestino.